COL CAPPELLO IN MANO

di Anna Maria Guideri


sovranisti, sovrani e sudditi

La vittoria di Trump ha spazzato via in un colpo solo i velleitari sovranismi nostrani e ha innalzato fino alle stelle i sovrani americani: Trump e Musk. Cosa resta della spocchia sovranista di Giorgia Meloni e della residuale dignità culturale e storica di un’italietta la cui leader si spella le mani per applaudire le cazzate di Trump con l’intento palese di propiziarsene i favori per ottenere sconti daziari e qualche briciola da raccogliere sotto il tavolo delle trattative internazionali? Siamo ancora sovranisti? Certo, ma non sovrani. Amiamo i sovrani altrui e ne siamo sudditi. Disposti a svendere la nostra – se pur malconcia – democrazia – ai più forti della terra, subendone le condizioni inaccettabili in termini di perdita dei diritti umani, dell’autonomia, della dignità. Tutto per avere qualche sconto con i saldi di fine stagione … democratica. E tutto si tiene, anche l’allineamento degli opinionisti progressisti di solito non allineati che, obtorto collo, fanno buon viso a cattiva sorte e valutano con prudenza, ma anche con malcelata speranza, grazie alle “grazie” di Donna Giorgia, la possibilità che il nostro paese possa far parte della rosa dei favoriti dalla benevolenza del grande tycoon. E se poi a rimetterci è l’Europa, come del resto è da sempre nei disegni di questa destra, che ce ne cale? La svendita dell’Europa godrà della copertura offerta dal sacrosanto diritto alla sopravvivenza. E’ la realpolitik, bellezza! Trump, ricordati di me, ricordati degli amici … In perfetto stile Guzzanti-Rutelli-Sordi, l’Italia rappresentata dalla Meloni si piega ai sovrani megagalattici e si appresta a fare il tappetino … nero!

Anna Maria Guideri, 23-01-2025

L’età dell’oro di Donald Trump

FONTE Massimo Lensi Facebook 21-1-25

L’ex sindaca di Torino Chiara Appendino è stata condannata dalla Corte di Appello del capoluogo piemontese, a seguito del rinvio della Cassazione, a un anno cinque mesi e ventritré giorni per i fatti di piazza San Carlo del giugno 2017: il panico che travolse tutto e causò centinaia di feriti e la morte di due persone durante la visione della finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid.
La condanna è stata possibile in base al principio della responsabilità oggettiva, tipica del diritto civile, in cui una persona può essere ritenuta responsabile di un danno, indipendentemente dalla presenza di colpa o dolo nella sua condotta. È possibile essere esonerati dalla responsabilità solo provando di avere adottato tutte le misure possibili per prevenire il danno. In alternativa, occorre la prova del caso fortuito o della forza maggiore, ai quali è equiparato il fatto.
Nel diritto penale internazionale la responsabilità oggettiva non esiste. L’accusa deve infatti provare il dolo nelle varie forme tipiche previste dalla consuetudine: dolo eventuale, dolo intenzionale, dolo speciale (per il crimine di genocidio). Per il gruppo dei crimini contro l’umanità pare ormai che la consuetudine accetti anche la colpa grave, ma solo per alcune fattispecie integranti quei crimini.
Balthazar Ayala era un giudice militare nei Paesi Bassi asburgici della seconda metà del Cinquecento. Un personaggio singolare, che fece incazzare Ugo Grozio come uno scimpanzè a causa del suo De iure et officiis bellicis et disciplina militari (1582), al quale il babbo del Giusnaturalismo rispose da par suo quarantatré anni dopo con il De iure belli ac pacis (1625). Il tema era la dottrina della guerra giusta (bellum iustum) in relazione al nascente diritto delle genti (ius gentium).
Per Ayala giusta era la guerra legittimamente indetta e condotta da coloro che ne hanno il potere. Attenzione: l’unica condizione era semplicemente avere il potere. Dietro questa concezione della guerra, si capisce bene, vi era una precisa visione politica di mutazione nella percezione dell’Impero Asburgico.
Proviamo a pensare ora a tutte le cazzate che sta sparando Donald Trump: dalle stupidaggini su Panama e sul Canada, al petrolio da succhiare ovunque, alla Groenlandia da occupare manu militari e alla “remigrazione” (Sic!) dei migranti “clandestini”. Fino alla boutade del pacifismo umanitario per la striscia di Gaza e l’Ucraina, due guerre da appisolare ogni tanto con qualche tregua al semolino. E alle cazzate sul suprematismo dell’uomo bianco cattolico eccetera. E ora pensiamo alla “responsabilità oggettiva” e al concetto di panico.
Del resto, Trump non credo avrebbe problemi a far sbarcare i marines all’Aia se solo la Corte penale internazionale si azzardasse a incriminarlo o anche solo per dare una mano all’amico Putin.
Beh, tornando a Balthazar Ayala, Trump ora ha il potere.

Massimo Lensi Facebook 21-1-25

La storia si ripete

FONTE Pierluigi Sullo Facebook 21-1-25
TITOLO REDAZIONALE La storia si ripete

Facciamo un gioco. Immaginate di essere un cittadino francese, è il 1939, aprile, una bella primavera, siete non proprio iscritti ma simpatizzanti del Partito comunista, delusi perché il Fronte popolare ha preso le elezioni dopo averle vinte nel ’36. Ma la delusione principale è la vittoria di Franco nella guerra civile spagnola, migliaia di esuli alla frontiera, trattati molto male delle autorità francesi, e dopo che il governo di sinistra ha rifiutato di aiutare la repubblica spagnola nell’illusione di non provocare una escalation in Europa, mentre Hitler e Mussolini mandavano truppe e aerei in soccorso dei fascisti spagnoli. E a proposito, i giornali raccontano imprese ignobili dei nazisti in Germania, e i fratelli Rosselli sono stati massacrati da poco, in Francia, da sicari assoldati dl regime di Mussolini. Il quale l’anno prima ha fatto da finto regolatore della politica europea, a Monaco, con il risultato che, per placare Hitler, Francia e Gran Bretagna hanno regalato alla Germania la Cecoslovacchia.
Vi alzate la mattina di malavoglia, scendete al Bristrot e annusate un gran puzzo di guerra, che, ancora non lo sapete, scoppierà di lì a qualche mese e comporterà quattro anni di occupazione nazista della Francia, la deportazione degli ebrei, un governo collaborazionista a Vichy, ecc. Non è ancora successo, ma sentite il prurito sulla pelle, la miccia brucia. E il colpo di grazia l’avete avuto quando il compagno Molotov, ministro degli esteri dell’Unione sovietica, ha firmato un patto di non aggressione con Ribbentrop, ministro degli esteri di Hitler. Ma come, proprio l’Urss?
In compenso, negli Stati uniti c’è sì un presidente progressista, Roosevelt, ma la tempesta isolazionista, la spinta di personaggi come Lindbergh, l’aviatore simpatizzante del nazismo, “America First”, è tale che, anche questo non lo sapete ancora, gli Usa entreranno in guerra solo quando i giappnesi massacreranno Pearl Harbor, nelle Hawaii, alla fine del 1941.
Ci vorranno una guerra mondiale, cinquanta milioni di morti, una resistenza sanguinosa in Francia, per uscire da questa stanza dei mostri e fondare un nuovo ordine mondiale basato sulla cooperazione, la pace, i diritti universali, la democrazia, e anche la guerra fredda rispetterà molti limiti. Reggerà molti decenni, questo assetto. Fino all’arrivo di Trump e dei sette nani che lo seguono.

Pierluigi Sullo, Facebook 21-1-25

Due facce, stessa medaglia

FONTE Facebook Pina Fasciani 20-1-25
Con un’aggiunta di Gianpasquale Santomassimo, 21-1-25

Si è insediato, ha preso possesso delle istituzioni che ha assaltato, ha arringato il mondo il presidente incriminato, ha parlato di pulizie feroci di immigrati, di sviluppo di armi per ridurre in polvere chiunque si azzardi a mettere in questione il primato americano. Promette fuoco e fiamme, guerre stellari, guerre terrene tutte condite dal delirio di onnipotenza.
Questo è il nuovo presidente degli USA, che mostra i muscoli e che fa seguito al demente presidente USA, che ha mostrato i muscoli preda di altrettanti deliri.
Sono figli della stessa madre, la pretesa.
Una nefasta pretesa, quella di condurre il gioco del destino del mondo, senza scrupoli, senza limiti. Tra repubblicani e democratici c’è piena sintonia, come c’è sintonia nel definire chiunque si opponga a nemico, a soggetto criminale, da spezzare, affamare, isolare, negare.
I nemici sono presto detti, la Russia di Putin, che si permette di intervenire per opporsi agli insediamenti Nato ai suoi confini, la Cina che minaccia il primato economico, tecnologico, commerciale degli USA, a seguire tutti i paesi che hanno relazioni positive con questi nemici, a partire da molti Stati africani, del sud asiatico e americano.
Sono uniti in questo repubblicani e democratici, sono “diversamente” simili.
Il diversamente si concretizza solo su alcuni fronti, ben limitati, i diritti civili individuali, a scapito dei diritti collettivi e sociali.
E proprio sui diritti individuali si incanala il falso scontro tra democratici e repubblicani. Falso perché fa comodo apparire “liberi” a differenza delle “dittature” che negano tali diritti.
Su questo si costruisce la narrazione mainstream celando la sostanziale coincidenza di interessi tra i due fronti. Chi regge questo gioco è complice, colpevolemente.
Lo è la Meloni, lo è Zeleskij, lo sono i “liberal”, i finti di “sinistra”, e tutti quelli che non si misurano sul progettare con le idee un mondo fuori da questo gioco perverso, distruttivo.
Chi sta al gioco è fascista in sé, perché il fascismo è la negazione stessa delle idee, dell’azione ribelle collettiva, della soggettività politica autonoma.
Viviamo in un mondo fascista, tecnicista, economicista, esserne consapevoli è un primo passo, ne mancano altri e vanno conquistati, nessuno ci renderà liberi se non noi stessi.
Ps: il comunismo naturalmente è il nemico giurato di tutti costoro, quel comunismo che alla radice, con tutti gli errori che conosciamo, ha comunque “progettato e pensato” un mondo nuovo. È stato sconfitto non perché sbagliato nei fondamenti, ma perché ritenuto minaccioso per quel “mondo libero” che ora ci sta portando alla rovina. Si è usato e si usa tutto per tenerlo a bada, ancora oggi, segno evidente che quel mondo nuovo era un mondo giusto.
La Cina lo ha capito.

Pina Fasciani 20-1-25

S’io fossi …

Premetto che se fossi cittadino americano avrei con ogni probabilità votato per i democratici. Del resto i cittadini statunitensi votano pressoché esclusivamente su questioni di politica interna, e ideologia ed etica di Trump le avverto lontanissime da me.
Detto questo, vista dall’esterno, assistiamo all’uscita di scena, abbastanza ingloriosa, di una delle peggiori cricche di guerrafondai che abbiano esercitato il potere negli Usa.

Gianpasquale Santomassimo, Facebook 21-1-25

Povera America, poveri migranti, povera Italia, e povera Europa

FONTE Facebook Enrico Rossi 21-1-25
su segnalazione di Maria Milani

Buongiorno.
Il discorso di Trump è stato semplicemente spaventoso: un invasato che si ritiene salvato e mandato da Dio e che ha esposto un programma all’insegna di un nuovo fascismo e di un nuovo imperialismo americano.
I punti fondamentali del suo lavoro per i quali il 47esimo presidente degli USA dichiara di avere già pronti 100 decreti sono:
-chiudere il confine con il Messico inviando l’esercito anche a combattere le organizzazioni criminali di quel Paese;
-avviare la più grande deportazione interna della storia americana per cacciare tutti i migranti clandestini;
-riconquistare il canale di Panama, annettere il Canada agli USA, prendere la Groenlandia;
-inondare il mondo di dazi, portando avanti una guerra commerciale contro l’Europa;
-demolire i diritti civili misconoscendo le diversità per tornare ai “soli generi maschile e femminile”;
-bloccare la transizione verso una società ambientalmente più sostenibile;
-riprendere a trivellare per estrarre petrolio e gas senza nessun limite;
-incriminare i giudici che lo hanno indagato.
L’intesa con Putin -forse questa è l’unica nota positiva- consentirà forse di concludere una pace in Ucraina
In platea, tra i politici, spiccavano due capi di stato, l’argentino Milei, e Meloni che applaudiva convintamente i passaggi salienti del discorso, perché -dice- a lui la uniscono “valori comuni”.
Nella sala rotonda del Campidoglio di Washington c’era poi, esultante, il gotha del capitalismo americano: Musk, Bezos, Zuckerberg e altri super miliardari.
Mai come ieri, mai come in quella sala si è visto in modo tanto plastico la verità di ciò che Karl Marx scrisse nel Manifesto del Partito Comunista (1848): il governo è “il comitato d’affari della borghesia”, cioè uno strumento attraverso il quale la classe dominante (la borghesia) preserva i propri interessi economici e politici, gestendo la società in modo funzionale alla propria supremazia.
L’economia, la ricchezza ha conquistato il potere direttamente, ha fagocitato la politica e la usa senza più mediazioni.
I democratici americani con le loro politiche di guerra e con la loro moderazione sul piano sociale e la loro subordinazione al grande capitale hanno consentito che tutto questo avvenisse e ora vengono umiliati e minacciati.
Fuori dalla sala rotonda, al freddo, ci sono i 220mila sostenitori, accorsi per assistere alla cerimonia da ogni angolo del Paese.
Anche questa una novità assoluta e significativa: i ricchi al caldo e la plebe al gelo.
Ma la fede dei sostenitori di Trump, che ha promesso loro di fare di nuovo grande l’America, non ha limiti: “se Trump dice che è freddo, allora è freddo”.
Vedremo presto se nuove elezioni e i meccanismi democratici che ancora sopravvivono negli USA riusciranno a fermare in tempo o almeno a contenere questo nuovo fascismo imperialista.
Intanto Meloni, unica leader europea, si spella le mani per l’entusiasmo, convinta di partecipare a “fare la storia del mondo”, anche se nel ruolo di una servetta utile a divedere l’Europa.

Enrico Rossi, 21-1-25

Dal D-Day al T-Day : USA • Europa • Italia

Dal nostro recente collaboratore ma amico di antica data riceviamo questa riflessione

Cerco un conforto dall’inizio di una giornata che vivo nello stato d’animo di chi sa di dover assistere a un evento ineluttabile – “oportet ut scandala eveniant” – dopo i 5 anni passati giorno per giorno nell’angosciosa attesa degli esiti delle irriducibili, devastanti iniziative di Trump : dalla sovversiva negazione dei risultati delle regolari elezioni del 2020, a quella del Covid, Capitol Hill, i processi, la gestione della campagna elettorale deviata da attentati e finanziamenti impropri, stravolta dalla manipolazione della comunicazione che ha sconvolto i social media devastando il confronto democratico (altro che Cambridge Analytcs!), la definitiva formazione di un blocco di oligarchi intorno ad un leader egocentrico (la caricatura della ‘corte’ della spaventosa caricatura di Versailles in Florida con una caricatura di re sole … che si tinge spudoratamente la faccia di rosso!), fino all’attesa delle modalità dell’inevitabile sconfitta della tradizione della democrazia americana, quella che abbiamo (o avevamo) conosciuto da Toqueville in poi.

Per il futuro l’aspetto più preoccupante è il ruolo che avranno gli oligarchi – l’allarme che anche Biden ha segnalato nel suo ultimo discorso – Musk per primo, e poi a seguire giorno dopo giorno tutti gli altri “magnifici sette” : Apple, Microsoft, Meta (Facebook), Amazon, Alphabet (Google), NVIDIA e Tesla. Rispetto alla Gilded Age descritta da Mark Twain lo scenario è ancor più preoccupante. La capitalizzazione di queste aziende nel 2024 ha superato i 10.000 miliardi di dollari che corrispondono a circa un terzo del Prodotto interno lordo degli USA, più della metà di quello della Cina, più del doppio di quello del Giappone o della Germania. Il sostegno di Musk a Trump a novembre gli è costato più di 250 milioni di dollari (compresa la ‘lotteria’ di un milione al giorno per ‘premiare’ gli elettori degli stati in biblico, denunciata dal procuratore di Philadelphia), in compenso dal giorno delle elezioni Tesla ha guadagnato 54 miliardi di dollari (sic!) e il rialzo della borsa con i miliardi di guadagni a vantaggio delle aziende leader high tech ha convinto anche gli altri tycoons ad affrettarsi nella corsa per salire sul carro del vincitore. Musk ha inaugurato con Trump una stagione di aggressioni verbali di  contro leader politici di paesi sovrani, il sostegno esplicito a forze politiche reazionarie e peggio, l’uso diretto del denaro a scopo di corruzione, l’influenza sulle scelte dell’opinione pubblica su scala planetaria con la sistematica censura dei fatti reali e la smisurata amplificazione sui social media delle falsificazioni ai danni della democrazia. Chi più chi meno gli altri neofiti si stanno attivando su questa linea. Che ne sarà della democrazia?

La cooptazione della Meloni nel cerchio magico dei MAGA mentre le democrazie europee vengono aggredite dal libero pensatore Musk (ora osteggiato dall’invidioso Bannon che pensa già alla rivincita), l’oggettiva debolezza dell’Europa e il disorientamento dell’opinione pubblica democratica con l’assenza di spinte per una reazione efficace, sono buone ragioni per essere molto preoccupati per il futuro del nostro paese, dell’Europa e del mondo. E’ una pena seguire giorno per giorno le vicende italiane e pensare alle potenzialità e a tutto quello che potremmo costruire in un clima diverso.

“Spes ultima dea”. …

Frankie the Flash 20-1-25

si comincia bene

oggi 20-1-25 si insedia il Presidente degli Usa Donald Trump.
Un commento a caldo di Nadia Urbinati su Facebook ed un ricordo di Pasquale Santomassimo del 20-1-21
La Civiltà Occidentale è in buone mani

Nadia Urbinati 20-1-25

Sta parlando da un’ora e non ha finito: una valanga di assurdità, di attacchi e di esaltazione della violenza, delle armi. Ha promesso la più grande deportazione di massa di “animali africani e latinos”, la cancellazione delle norme contro la discriminazione e per le eguali opportunità, la costruzione di uno scudo spaziale; milioni di dollari nell’esercito, la demolizione della burocrazia, del finanziamento federale all’Istruzione, l’espulsione del transgender dalle scuole, più armi alla polizia. È arrivato sul palco Musk (non Vance) che a malapena ha detto due parole incomprensibili, sembrava bevuto. E finisce con la solita litania populista: non sono qui io, ma voi lavoratori, patrioti, soldati … Voi siete qui. E saremo grandi e lotteremo e vinceremo e faremo l’America ricca, sana, e forte di nuovo. Stallone e Gibson sono con noi. … il suo primo decreto sapere graziare coloro che sono stati condannati per l’assalto al Campidoglio, costato molti morti, a quanto pare di minor valore dei violenti proto-golpisti.

Gianpasquale Santomassimo 20-1-21

Un paese dove il nuovo presidente si insedia tre mesi dopo per dare tempo alle diligenze di raggiungere la capitale, dove il presidente uscente può concedere la grazia a chi gli pare e a quanti gli pare, indipendentemente dalla gravità dei reati, come neppure il sovrano più assoluto può più in nessuna parte del mondo…
è non caso il paese che nel giorno del giuramento può offrire uno spettacolo di incredibile pacchianeria, senza alcuna solennità, tra cantanti pop conciati come i Cugini di campagna, attorucoli, bibbie giganti su cui giurare, richiami a Dio in ogni frase dei discorsi, in un clima di festa strapaesana che qualunque paese al mondo si vergognerebbe di ostentare in mondovisione.

MOTTI DA LEGARE 39

di Anna Maria Guideri

1 – Musk, una vera mannaia dal cielo!
2 – Renzi: Il mio due per cento è decisivo per far vincere … l’avversario!
3 – Meloni: stare con i forti e far credere che lo si fa per aiutare i deboli.
4 – Campo largo? Riusciranno i 5 stelle a resistere al richiamo della protesta a tutti i costi?
5 – La destra: divisi dentro e uniti fuori. La sinistra: divisi dentro e divisi fuori
6 – Politichese: avere le parole per dirlo, ma non avere niente da dire.
7 – Meloni: ci vuole un carattere molto forte per sostenere un pensiero così debole.
8 – Se il modello dell’emancipazione femminile è Giorgia Meloni … aridatece l’angelo del focolareee!
9 – Quasi tutti i politici sanno guidare la macchina, ma pochi sanno guidare il paese.
10 – Consumismo 1: ricomprare quello che abbiamo perché ci si scorda di averlo e dimenticarlo di nuovo per poi ricomprarlo.
11 – Consumismo 2: soffitte piene e culle vuote.
12 – Uno degli aspetti più problematici del capitalismo è che l’essere umano è ridotto a merce … e costa molto meno!
13 – Perché molte donne, pur essendo più capaci degli uomini, accettano di essere trattate come se fossero inferiori? Perché non lo sanno di essere più capaci!
14 – Chi rende il male ridicolo fa più bene all’umanità di chi ne denuncia il pericolo.
15 – Il Natale, una vacanza dal male più apparente che reale.
16 – Alemanno arrestato: non provo vendetta, ma fede: Dio c’è!
17 – I numeri primi non sono soli perché diversi, ma perché fanno sentire diversi tutti gli altri numeri.
18 – La libertà è il valore supremo perché ogni scelta che danneggia l’altro è una sua negazione.
19 – La società è tenuta in piedi dal comune mentire.
20 – Il PD è un partito prevalentemente di anziani; questo rivaluta o svaluta l’anzianità?
21 – Sana competizione: non devo essere più bravo di te, devo essere più bravo di me.
22 – Il popolo italiano: una massa di individui pronti a litigare su tutto tranne che sul capo solo al comando.
23 – Il primo nato del 2025 è una femmina, questo apre il cuore alla speranza in un mondo migliore … purché non somigli alla Meloni!
24 – Quei sinceri democratici che hanno qualche propensione a considerare seriamente le ragioni dell’omofobia, osservino attentamente chi la sostiene e si chiariranno le idee.
25 – Il fatto che non sempre ci riesca stare dalla parte giusta non rende la parte giusta meno giusta.
26 – Le Ideologie degli opposti schieramenti. Destra: io sono in quanto HO. Sinistra: io sono in quanto ABBIAMO… più facile a dirsi che a farsi!
27 – Calenda fa del suo centro il centrino dell’universo.
28 – Circo mediatico: dimmi come non informi e ti dirò chi sei.
29 – Disertare le urne è desertificare il terreno della democrazia.

Anna Maria Guideri 14-01-2025

Scarabeo stercorario

L’espressione scarabeo stercorario si riferisce a diverse specie di scarabei che si nutrono di sterco e che raccolgono il loro nutrimento (per conservarlo o per deporvi le uova) facendone caratteristiche pallottole e facendole rotolare sul suolo. Questo genere di comportamento viene esibito da diverse specie delle famiglie Scarabaeidae (sottofamiglia Scarabaeinae) e Geotrupidae.
da Wiki

Una nuova specie di Scarabeo stercorario è apparsa in Italia. Sembra che l’abbondanza della materia prima abbia facilitato il suo sviluppo.

2025…E TI CHIAMANO NUOVO!!!

FONTE Facebook Libero Rossi 4-1-25

CONTINUANO LE STRAGI, L’INVIO DI ARMI…E MELMA A SEGUIRE E ALLORA? IL “DEMOCRATICO” W.POST (sì quello del Watergate) ha censurato questa vignatta della sua prestigiosa satirica: in fondo cosa diceva che tutti i miliardari “democratici” (Bezos, fondatore di Amazon, il fondatore di Meta, Mark Zuckerberg; Sam Altman, amministratore delegato di OpenAI; Patrick Soon-Shiong, proprietario del Los Angeles Times; e Topolino, mascotte aziendale della Walt Disney Company).si inchinano alla statua di Trump nuovo Vitello d’oro…( e s’è dato pure Mosè!).

Libero Rossi 4-1-25