La terza guerra mondiale a pezzettini si va estendendo e ricomponendo. Viviamo la fase del preambolo della unificazione per arrivare nel giro di 5/6 anni alla sua esplicita esplosione.
Da una parte un Occidente morente e dall’altra il resto del mondo che rivendica autonomia contro un sistema capitalistico/finanziario vorace e violento.
L’Europa è presa nel gorgo dell’asservimento alla Nato, incapace di esprimere una propria politica. Ciò che più colpisce è l’assenza di una qualsivoglia iniziativa per evitare quel gorgo che è davanti a noi. Anzi i tentativi di scavare fossati, erigere muri belligeranti si condensano ancora di più, in una folle rincorsa verso l’abisso.
La guerra ormai storica alla Russia, arriva a macinare nazioni da sacrificare, vedi Ucraina, con burattini come Zeleskij, ormai bollito, da sostituire immediatamente, con nuove finanziate Maidan, per altri più freschi burattini.
Il genocidio a Gaza, la guerra non spenta all’Iran, per assicurare il dominio occidentale in medioriente fino a progettare annessioni raccontano di un disegno conflittuale estensivo-
Lo scontro in artico, nell’indopacifico, sono ulteriori tasselli di un progetto di allargamento del conflitto mondiale fino al punto di non ritorno.
Trump fa il suo gioco per riaffermare il primato americano e usa tutto e tutti per imprimere il suo marchio.
Ciò che è in ballo non è la democrazia contro la dittatura, la libertà contro la repressione, ma il potere del dollaro minacciato dallo sviluppo dei BRICS e dai paesi che guardano con interesse a questa unione.
La Russia, la Cina innanzitutto sono i nemici da abbattere perché rappresentano un modello alternativo a quello occidentale.
Quindi il braccio armato Nato diventa la testa d’ariete a livello globale per rimettere ordine , l’uso della forza e delle armi l’unica strada per battere l’irriducibilità di un nuovo mondo che cresce.
Ciò dimostra che l’occidente è incapace di progettare un mondo nuovo fuori da sé, fuori dalla sua insindacabile primazia. Una ottusita’ politica strabiliante.
È chiaro come il sole che i BRICS sono una minaccia per il sistema americano, ma invece di lavorare per realizzare equilibri paritari in cui ognuno possa trovare convenienze, ci si chiude a riccio, consapevoli che ideare un nuovo mondo passa attraverso la messa in discussione del capitalismo finanziario.
Allora facciamo la terza guerra mondiale, muoia Sansone con tutti i filistei.
Oltre a essere incapaci di ideare un mondo nuovo, siamo anche incapaci di autoconservarci.
L’Europa sarà la prima a pagarne il prezzo, gli altri a seguire.
Pina Fasciani post su Facebook il 26-7-25
