Una breve incursione fra gli ismi di Anna Maria Guideri
Dalla lettura dell’articolo di G. Pellegrino – Come salvarsi nel labirinto dei nazionalismi – pubblicato su Domani il 19 luglio, ho tratto qualche motivo di riflessione e di cauta speranza. L’autore si sofferma sulla crisi democratica mondiale con il risorgere dei vari nazionalismi nei loro aspetti più inquietanti fra i quali l’America trumpiana con il suo protezionismo sgangherato, rappresenta l’aspetto più evidente, becero e pericoloso. Pellegrino ci invita a riflettere sull’ambiguità di termini quali nazionalismo, universalismo, imperialismo che può indurre a fraintendimenti e ad arbitrarie generalizzazioni. A differenza del termine fascismo che non lascia spazio – secondo me – ad interpretazioni diverse da quelle ormai codificate dalla storia, i tre ismi di cui sopra si prestano (o si presterebbero) ad assumere, secondo Pellegrino, connotazioni diverse a seconda dei contesti di riferimento. Come il nazionalismo esprime l’attaccamento fanatico alla propria nazione in contrapposizione alle altre nazioni, ma nel contempo può indicare anche la lotta per l’autodeterminazione dei popoli, e come l’universalismo esprime sia l’universalità dei diritti umani, ma anche degli imperi, occorre non fare di questi termini un uso indifferenziato facilmente equivocabile e contestabile. Pellegrino indica nel chiaro riferimento ai valori democratici la via d’uscita dall’ambiguità delle parole. Le parole non bastano? Di fatto la realtà è più complessa e variegata di quanto lo siano le parole di cui disponiamo. È vero, il discrimine che può fare chiarezza sull’uso di parole controverse è quello democratico: o le si usa nell’accezione democratica o nell’accezione autoritaria: facile a dirsi, meno a farsi. Ci può aiutare una parola chiave: universalismo. Penso che fra gli ismi che l’autore dell’articolo cita , l’universalismo, essendo un termine ad alta densità democratica, a differenza di nazionalismo e di imperialismo, possa offrire una soluzione al problema eterno della torre di Babele e ci eviti di cadere nella trappola del qualunquismo nazionalista che spaccia per difesa della patria i respingimenti in mare dei migranti e per esportazione della democrazia l’imperialismo economico e politico. Gli universali, fin dai tempi di Aristotele erano considerati le categorie del pensiero strutturanti della molteplicità del reale e non c’è niente di più molteplice ed universale dei diritti. Il discrimine fra un diritto ed un abuso sta nel fatto che il diritto è universale e perciò legittimo, mentre l’abuso è tale perché è di pochi a danno di altri e non può essere legittimo. L’universalismo considera ciò che è ti tutti; il nazionalismo considera solo ciò che è della nazione. Ed è improprio, a parer mio, definire un impero, universale, non solo perché un impero per quanto grande sia non può mai essere – letteralmente – universale, ma soprattutto perché l’universalismo comprende gli infiniti modi di essere della realtà, mentre l’imperialismo appiattisce, massifica, combatte la diversità affermando il diritto della forza contro la forza del diritto. L’imperialismo si attua nella verticalità, l’universalismo nell’orizzontalità. L’impero opprime, l’universo accoglie. L’universalismo va inteso più nella sua accezione filosofica che nella sua estensione territoriale. Mi pare che questi due termini abbiano poco in comune, basta rifletterci. Universali sono i diritti umani che comprendono anche il diritto di vedere riconosciuti i propri limiti intesi come bisogni che legittimano la lotta per il loro soddisfacimento, nessuno escluso. La rivendicazione del diritto di appartenere ad un determinato contesto – di nascita o di adozione – esprime sia la nostra parzialità che la nostra universalità. La parzialità della nostra limitatezza come individui, l’universalità di appartenere al tutto come portatori di diritti comuni. I partigiani che combattevano per il loro diritto a liberare la propria – nazione – dall’occupazione nazifascista non erano nazionalisti, erano universalisti!
Anna Maria Guideri 21-07-2025
