Franco Bortolotti Facebook 29-7-25
da decenni la Svizzera ha il suo dispositivo di difesa organicamente collegato con la Nato, al di là delle forme. Nel 2021 il governo federale svizzero ha deciso di comprare gli F-35 americani. Perché costavano meno dei concorrenti. “Oggi però i requisiti che portarono la Svizzera a scegliere F-35A e Patriot non sembrano più essere così solidi.” Come dire: li hanno messi nel sacco. “Il ministro della difesa svizzero ha comunicato che gli Stati Uniti stanno chiedendo tra 650 milioni e 1,3 miliardi di dollari aggiuntivi rispetto al prezzo concordato per i 36 velivoli a causa di un “malinteso” sulla natura del prezzo fisso, che secondo Washington si applica solo alla fase di produzione finale, non all’intero processo di approvvigionamento. Il problema è che l’affare svizzero era stato legittimato da un referendum del 2020 vinto con solo il 50,1% dei voti. Il tema è obiettivamente difficile (quali sono i software indispensabili e quanto costano?) ma gli svizzeri hanno sempre più l’impressione di esser stati perculati. Dice un esperto: “anche uno stagista avrebbe dovuto realizzare che “prezzo fisso”, per gli statunitensi, significa un prezzo fissato inizialmente, che poi però può diventare flessibile”. Strano ma vero. Intorno ai numeri fatti c’è una girandola di studi, perizie, affidamenti, pareri, che fanno pensare a confuse battaglie legali. Contemporaneamente la Svizzera acquisterà i famosi Patriot, che arriveranno dagli Usa con un indeterminato ritardo, non sanzionato da penali. La “rozzezza” di alcune procedure democratiche svizzere comunque impallidisce di fronte alla “eleganza” con cui da noi, “Europa civile” si schiva l’opinione pubblica “impreparata”.
Franco Bortolotti Facebook 29-7-25
“Dalla neutralità alla beffa: la Svizzera paga il conto dell’integrazione nella Nato. Dopo il referendum risicato (50,1%) sugli F-35, Washington chiede fino a 1,3 miliardi extra per un ‘malinteso’ sul prezzo fisso. Intanto i Patriot arrivano in ritardo, senza sanzioni. Lezione svizzera: con gli USA, anche i contratti hanno clausole segrete.”
