Fascismo, capitalismo & C.

Il post di Anna Maria Guideri avanza alcune osservazioni sullo scritto di Alexandro Sabetti su Kulturjam riprendendo il suo precedente post su Stoccafissi & Baccalà


Alcune osservazioni in merito allo scritto di Sabetti e alla querelle su Padellaro.

Se c’è il rischio di sottovalutare – e ciò è vero – il fascismo ben mimetizzato sotto le vesti apparentemente democratiche del sistema economico capitalista sempre più selvaggio e incontrollabile, c’è anche il rischio di sottovalutare il fatto che ciò che viene facilmente derubricato come folklore, folklore non sia. Anzi esso è l’espressione del fascismo endemico – eterno – più radicato e profondo di quanto si crede, che oggi può emergere impunemente perché governa l’Italia ed è forte nel mondo. Ciò che prima faceva scandalo ora è permesso, è folklore e magari è anche divertente per coloro che vedono nella trave solo il bruscolo. Io comunque ci andrei cauta a fare di ogni erba un fascio e di assimilare in un tutto indifferenziato il capitalismo e il fascismo. Entrambi sono i grandi mali della nostra società, ma pur riconoscendone le reciproche contaminazioni, credo che vadano tenuti distinti per individuarli e per riconoscere la pericolosità di ognuno nella propria area di riferimento, ma senza permettere che si neghino a vicenda. Il capitalismo e il fascismo non sono in lotta fra di loro, siamo noi democratici – se lo siamo – che dovremmo essere uniti nel combatterli entrambi. Per quanto riguarda Padellaro vorrei aggiungere che riconoscere i falsi antifascisti – che certamente ci sono – non deve distogliere l’attenzione da quelli veri, che pure ci sono e sono tanti e forse sono anche un po’ più pericolosi! Il richiamo a prendere in seria considerazione gli aspetti meno visibili del fascismo è giusto, ma non deve indurre a negarlo quando è visibile. Altrimenti si rischia che per inseguire ciò che non si vede, non si veda ciò che c’è: la mucca che è entrata nella stanza dei bottoni, ad esempio.

Anna Maria Guideri 03-05-2025

Riferimenti

Alexandro Sabetti

Anna Maria Guideri


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