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edizione originale inglese su Montlhy Review
traduzione italiana su 42rosso
Sintesi complessiva : Teoria della Triplice Rivoluzione
La Teoria della Triplice Rivoluzione costituisce una concezione integrale e dinamica del passaggio storico dal capitalismo al comunismo, articolata in tre dimensioni fondamentali – rivoluzione sociale, rivoluzione politica e rivoluzione ideologica – che si intrecciano nel lungo processo di Rivoluzione Transitoria. Essa fornisce una chiave interpretativa per comprendere il pensiero marxista in modo completo, specialmente nel contesto contemporaneo della Cina socialista.
🔹 Capitolo I – Rivoluzione Sociale: la trasformazione della base economica
Il primo pilastro riguarda la trasformazione delle forze produttive e dei rapporti di produzione. Il capitalismo, pur avendo sviluppato le forze produttive su scala globale, mantiene relazioni di produzione contraddittorie fondate sulla proprietà privata e sull’accumulazione del capitale.
- Il compito della rivoluzione sociale è superare la proprietà privata, il lavoro salariato e la legge del valore come meccanismi regolatori dell’economia.
- Si afferma un’economia collettiva, pianificata e pubblica, basata sulla proprietà comune e sulla distribuzione secondo il lavoro (prima fase), poi secondo i bisogni (fase comunista).
🔹 Capitolo II – Rivoluzione Politica: trasformazione della sovrastruttura statale
Il secondo asse della rivoluzione è politico: non si esaurisce nel rovesciamento del vecchio potere statale, ma implica la trasformazione dell’intera sovrastruttura politica.
- Dopo la presa del potere da parte della classe operaia, si avvia un processo che porta all’estinzione dello Stato, del partito come strumento di dominio di classe e della divisione di classe stessa.
- Al loro posto emergono nuove forme di autogoverno, partecipazione diretta, e amministrazione sociale basata sulla democrazia dei produttori.
🔹 Capitolo III – Rivoluzione Ideologica: liberazione della coscienza umana
La terza dimensione della rivoluzione è spirituale e culturale: il cambiamento delle strutture materiali non è sufficiente senza la trasformazione della coscienza sociale.
- Occorre superare l’egoismo, il materialismo volgare e l’individualismo morale tipici della coscienza borghese.
- Si sviluppa una coscienza comunista fondata su altruismo, razionalità scientifica e collettivismo morale. L’essere umano si emancipa anche nel pensiero, diventando pienamente libero e cosciente.
🔹 Capitolo IV – La Rivoluzione Transitoria: processo storico complesso
La Rivoluzione Transitoria è il processo storico unitario che integra le tre dimensioni rivoluzionarie e le realizza in forma concreta. È caratterizzata da:
- Sviluppo delle forze produttive che elimina le divisioni storiche tra città/campagna, lavoro manuale/intellettuale, industria/agricoltura.
- Superamento dei privilegi economici (proprietà privata, meccanismo di mercato) e affermazione della giustizia collettiva.
- Trasformazione delle strutture politiche: scomparsa di classi, Stato e partiti, sostituiti da amministrazioni pubbliche democratiche e auto-organizzate.
- Elevazione della coscienza sociale: dalla distruzione di pregiudizi borghesi (egoismo, irrazionalità, individualismo) all’affermazione di una nuova etica comunista e scientifica.
La Rivoluzione Transitoria culmina nella Repubblica Sociale, forma di passaggio tra Stato e non-Stato, e nella nascita di una Unione di cittadini liberi.
🔹 Conclusione
La Teoria della Triplice Rivoluzione si presenta come una categoria generale e sistemica, in grado di tenere insieme:
- la dimensione temporale (continuità e transizione storica),
- la dimensione spaziale (trasformazione articolata delle varie sfere sociali),
- la coerenza logica (relazione dialettica tra struttura ed espressione sovrastrutturale),
- l’approccio integrato (rivoluzione come processo unitario e multilivello).
Questa teoria rafforza l’orientamento marxista in chiave contemporanea e cinese, sottolineando che solo attraverso una trasformazione integrale – sociale, politica e ideologica – è possibile realizzare pienamente il comunismo. Il soggetto rivoluzionario rimane la classe operaia, ma con una visione allargata che coinvolge l’intero popolo lavoratore nel grande progetto del socialismo con caratteristiche cinesi.