Alicudi Reloaded: La sinistra lisergica e il pane nero del pensiero
C’erano una volta Alicudi, il pane nero e i corvi che si trasformavano in fantasmi. Non era una distopia di Philip K. Dick né un episodio dimenticato di Stranger Things, ma la Sicilia degli inizi del Novecento, dove gli isolani, ignari consumatori di segale contaminata da claviceps purpurea (detta popolarmente Segale cornuta), videro volare uomini e udire voci da mondi paralleli. Poi si scoprì che era LSD naturale: niente demoni, solo allucinazioni da carboidrati psichedelici.
Ebbene, a più di un secolo di distanza, pare che la stessa farina visionaria sia giunta sui banchi della “sinistra” italiana. Perché altrimenti non si spiegherebbe come alcuni si dichiarino ancora “progressisti”, “pacifisti” e “socialisti”, mentre:
- Abbracciano politiche economiche liberiste con l’entusiasmo di Milton Friedman dopo un happy hour.
- Invocano la pace, ma votano per il riarmo, con la stessa disinvoltura con cui si prenota una vacanza su Booking.
- Giustificano la morte di civili a Gaza, perché “Hamas ha iniziato” (citazione non verificata, attribuita solo ad una minoranza, ma altamente plausibile in contesti lisergici, cmq meno profumi e più olio di gomito).
- Chiedono più guerra contro la Russia, nonostante la strategia sia fallita peggio di un talent show con Salvini cantante.
- Sognano gli Stati Uniti come faro democratico, dopo decenni passati a denunciare il loro imperialismo, con lo stesso spirito coerente di chi scrive “NO NATO” sui social dal Wi-Fi della base NATO.
- Boicottano Russia e Cina, ma si lamentano se poi il made in Italy costa come un Rolex.
- Parlano di democrazia mentre sostengono governi da democratura, con l’entusiasmo di chi confonde Orwell con Instagram.
Insomma, più che una corrente politica, pare una corrente psichedelica. Non una visione, ma un trip prolungato. Altro che gramscismo, qui siamo al gramscidèllico.
Sorge spontanea una domanda: dove acquistano il loro pane nero, questi strateghi del corto circuito cerebrale? È la nuova filiera bio del pensiero confuso? Una partnership PD–Psilocybina? O magari una start-up finanziata dal Pentagono per testare nuove forme di coerenza quantistica?
In fondo, Alicudi ci ha insegnato una cosa: le allucinazioni non durano per sempre, basta cambiare farina. E forse, anche stavolta, servirebbe sospendere la dieta a base di retorica neoliberale, finto progressismo e bombardamenti umanitari, prima che il Parlamento si trasformi in un rave festival e la Costituzione venga riscritta su cartine da rolling paper.
Nel dubbio, controllate la dispensa. E se trovate della segale troppo nera, magari è ora di tornare a pensare… sobriamente.
GLB 27-5-25