Domanda (Gian Luigi Betti)
ciao, sai dirmi qualcosa sul dibattito interno al Partito Comunista Italiano relativamente alla questione “Politica delle Riforme” e “Riforme di struttuura”?
Le domande rivolte a vari programmi di intelligenza artificiale : ChatGP, DeepAI, Gemini, Copilot , fanno parte di una serie di test sulla intelligenza artificiale.
ciao, sai dirmi qualcosa sul dibattito interno al Partito Comunista Italiano relativamente alla questione “Politica delle Riforme” e “Riforme di struttuura”?
Una brillante sintesi della situazione dell’Europa nell’attuale tempesta mondiale. Da Sinistrainrete del 12 luglio 2024
L’indomani delle elezioni europee dello scorso 6-9 giugno, mi sono ritrovato da solo a sentire il segnale di un possibile cataclisma. Molti amici pensavano non fosse successo nulla di rilevante, l’ordine morbido della consuetudine liberale avrebbe presto digerito quel piccolo sussulto, tutto sarebbe andato come sempre va. Tuttavia, a me sembrava che a molti mancasse forse una conoscenza un po’ più completa della fase storica e del soggetto prevalente ovvero Europa.
Leggi tutto “Sistemi fragili perturbati”Articolo di Sabino Cassese pubblicato su Il Foglio quotidiano del 12 luglio 2024. Sintesi effettuata by AI DeepAI
Diminuiscono, invece di aumentare, i paesi in cui si è affermata (esportarla è difficile). E là dove da tempo si è affermata, oggi è più debole. Gli indici per misurarla, gli anticorpi per non disperare.
Segue Sintesi di DeepAI, due grafici e una risposta ad un quesito che abbiamo posto a proposito dei limiti dell’approccio giuridico formale per analizzare un tema come la democrazia nel mondo
Leggi tutto “Questa fragile democrazia by S.Cassese”Sintesi della riflessione di Eros Barone pubblicato su Sinistrainrete del 09 luglio 2024 effettuata da NotebookLM
Avendo dei dubbi sul concetto stesso di Filosofia della Storia, abbiamo aggiunto la risposta ad un quesito che abbiamo posto a Gemini
La fonte esplora il famoso lavoro di Oswald Spengler, “Il tramonto dell’Occidente”, concentrandosi sulla sua tesi centrale: le civiltà, inclusa quella occidentale, attraversano cicli vitali simili a quelli degli organismi biologici. Spengler suddivide questi cicli in fasi distinte, usando i termini tedeschi “Kultur” per indicare la fase ascendente di una civiltà e “Zivilisation” per descriverne il declino e la stagnazione. Il source analizza i concetti chiave del libro, come il rifiuto della causalità storica lineare e l’enfasi sull’analogia come strumento di analisi, e ne evidenzia l’influenza dello storicismo tedesco. Inoltre, il source discute le previsioni di Spengler sul destino dell’Occidente, caratterizzato da un’inevitabile decadenza che culminerà in una nuova forma di barbarie, e si interroga su quale fase di questo declino stiamo vivendo attualmente.
KW
Kultur, Zivilisation, Progresso, Analogia, Barbarie, Civiltà,
Leggi l’articolo su Sinistrainrete
Segue la risposta di gemini alla domanda: sai esporre i punti deboli del metodo della filosofia della storia, ad es Spengler?
Leggi tutto “L’Occidente di Spengler per Eros Barone”Sintesi by NotebookLM dell’articolo di Stefano Isola su la Fionda e ripreso poi da Sinistrainrete del 09 luglio 2024.
Le civiltà sono mortali, le civiltà muoiono come gli uomini, ma non muoiono alla maniera degli uomini. In esse la decomposizione precede la loro morte, mentre in noi segue la storia. Georges Bernanos
Sintesi dell’intervento di Francesco Cappello pubblicato su Seminare domande e poi su Sinistrainrete del 09 luglio 2024.
Sintesi effettuata tramite NotebookLM
Il vecchio mondo non funziona più né dal punto di vista della sicurezza globale né da quello economico e della sostenibilità delle economie estrattive neoliberiste. Esso era fondato sull’egemonia unipolare USA che, con i suoi vassalli europei da una parte e orientali (Australia, Giappone, Corea del Sud, Filippine) dall’altra, stanno cercando di frenare la riorganizzazione delle relazioni tra Paesi di cui risultano protagonisti i paesi BRICS allargati, sempre più numerosi, con un potenziale di espansione enorme. Intorno ai BRICS plus orbita ormai l’80% del mondo
Le domande rivolte a vari programmi di intelligenza artificiale : ChatGP, DeepAI, , fanno parte di una serie di test sulla intelligenza artificiale.
ciao, puoi farmi una breve rassegna delle peculiarità della politica neoliberista del presidente Ronald Reagan negli Usa e di Margaret Thatcher in Gran Bretagna
Sintesi by NotebookLM dell’articolo di Pierre Haski pubblicato su Internazionale del 09 luglio 2024.
L’immagine:
Washington, 9 luglio 2024. I capi di stato all’evento per celebrare i 75 anni dell’alleanza. (Yves Herman, Reuters/Contrasto)
Washington, 9 luglio 2024. I capi di stato all’evento per celebrare i 75 anni dell’alleanza. (Yves Herman, Reuters/Contrasto)
Sintesi dell’intervento di Roberto Artoni pubblicato su Eguagliana e libertà e poi su Sinistrainrete del 09 luglio 2024.
Sintesi effettuata tramite NotebookLM
Questa fonte, un estratto da un’opera più ampia di Roberto Artoni pubblicata su sinistrainrete.info, analizza criticamente l’impatto del modello neoliberista sulle economie occidentali negli ultimi decenni. L’autore sostiene che le politiche neoliberiste, pur promettendo efficienza e crescita, hanno invece contribuito alla concentrazione della ricchezza, all’oligopolio e all’instabilità finanziaria. Attraverso un confronto tra Stati Uniti, Europa e Italia, Artoni evidenzia come l’applicazione dogmatica del modello in Europa, e soprattutto in Italia, abbia prodotto risultati deludenti rispetto all’esperienza americana, caratterizzata da maggiore pragmatismo. La stagnazione economica italiana, in particolare, è attribuita alla dinamica salariale inadeguata e alla scarsa propensione agli investimenti interni. Artoni conclude invocando un’Europa più solidale e una riforma del mercato del lavoro in Italia per promuovere una crescita inclusiva e contrastare le disuguaglianze.
Sintesi dell’intervento di Roberto Artoni pubblicato su Eguagliana e libertà e poi su Sinistrainrete del 09 luglio 2024. Sintesi effettuata tramite NotebookLM
Leggi l’articolo su Sinistrainrete
Riportiamo da Facebook questo interessante dialogo e l’ottima pittura rupestre
Telmo Pievani sostiene giustamente che, come in natura e nella società tendiamo ad aggregarci in “tribù”, anche sui social tendiamo a costruire delle nicchie di “amici” che hanno gli stessi interessi, le stesse passioni, le stesse opinioni politiche, ecc. Così non facciamo che cercare e concedere approvazione, sostenendoci vicendevolmente in un “ambiente” tutto sommato protetto, nel quale il dibattito viene meno.
Ecco perché, spesso, tendo a provocare gli “amici” credenti cercando di smontare le loro illusioni con argomenti sia scientifici che di esegesi biblica, sapendo quanto sia difficile scalfire credenze che hanno una base evoluzionistica. Siamo geneticamente fatti per credere. In quanto prede nella stragrande parte della nostra esistenza sulla terra, siamo portati a dare intenzionalità ad accadimenti per niente intenzionali: se nel bosco sentivamo un rumore o vedevamo un ramo spezzato, non era il caso di mettersi a riflettere su cosa potesse esserne la causa, al 90% non sarà stato niente di pericoloso, ma era molto più vantaggioso mettersi subito in salvo, pensando a un predatore, per non rischiare di essere mangiati; e coloro che non sono stati mangiati sulla base di questa credenza, sono gli antenati che si sono riprodotti. Da qui all’animismo, alle superstizioni e alle religioni il passo è stato breve. Ma non è affatto un destino: una precoce educazione scientifica e di sviluppo del pensiero critico può invertire la tendenza che ci indirizza “naturalmente” verso l’irrazionale e il soprannaturale.
Pitture rupestri stupefacenti nella Grotta Chauvet (Francia) risalenti a oltre 30.000 anni fa
Permettimi un’ obiezione: se siamo geneticamente fatti per credere, confutare le credenze religiose con l’ esegesi della Bibbia o con argomentazioni scientifiche, mi pare che sia fatica sprecata. Penso che non esista credente che sia diventato tale avendo letto i sacri testi. Non si diventa credenti, perché si è letta la Bibbia. Casomai, il contrario. Ed ora le dolenti note: se l’animismo, la superstizione, le varie religioni sono il frutto dell’evoluzione, cioè del lento, a volte brusco, processo di trasformazione delle cellule celebrali, noi poveri non credenti, agnostici, atei, di quale albero siamo il frutto?