Finanza e genocidio. E’ noto che una parte dei risparmi mondiali, soprattutto in “Occidente”, è indirizzata da grandi società di consulenza, il cui compito è quello di valutare non solo la redditività ma anche l’eticità degli investimenti verso cui indirizzare tali risparmi. In altre parole, per poter qualificare come “etici” gli investimenti, esistono alcuni parametri definiti proprio da queste grandi società: tra tali parametri figurano la violazione dei diritti umani, l’uccisione delle popolazioni, il blocco degli aiuti. In altre parole, le imprese, le banche e altri soggetti finanziari che hanno a che fare con tali crimini non possono ricevere finanziamenti “etici”. Il fatto davvero gravissimo è costituito dalla decisione di alcune di queste società di valutazione come Morgan Stanley e Morningstar di rimuovere molti di tali crimini dalla lista delle “violazioni etiche” per continuare a indirizzare il risparmio gestito verso il finanziamento di imprese e banche israeliane. Si è trattato, in pratica, di cancellare quanto avviene a Gaza, derubricandolo a operazioni ordinarie, per mantenere il bollino etico ad investimenti altrimenti non più possibili. Con buona pace della convinzione di chi si affida ai criteri Esg per avere la coscienza a posto. Che amarezza.
Alessandro Volpi 11-5-25
ESG (Environmental, Social, Governance)
I criteri ESG (Environmental, Social, Governance) sono parametri utilizzati per valutare la sostenibilità e l’impatto etico di un’impresa. Questi criteri vengono sempre più adottati nel settore finanziario per determinare l’accesso ai finanziamenti e agli investimenti a condizioni agevolate2.
Ecco una panoramica dei tre pilastri ESG:
- Ambientale (Environmental): riguarda l’impatto dell’azienda sull’ambiente, inclusa la gestione delle risorse naturali, la riduzione delle emissioni e la transizione energetica.
- Sociale (Social): si riferisce alle condizioni di lavoro, l’inclusione, il rispetto dei diritti umani e il coinvolgimento nelle comunità locali.
- Governance (Governance): comprende la trasparenza nella gestione aziendale, le politiche anti-corruzione e la struttura di controllo interno.
Le imprese che integrano i criteri ESG nelle loro strategie possono ottenere vantaggi finanziari, come tassi d’interesse agevolati, accesso semplificato al credito e priorità nell’assegnazione di fondi pubblici e comunitari. Inoltre, un buon rating ESG può migliorare la reputazione aziendale e attrarre investitori interessati alla sostenibilità.
FONTE Facebook 11-5-25 Alessandro Volpi Con una nota redazionale sui criteri ESG da adottare per la valutazione dei piani di finanziamenti alle imprese.