quando la bestia non diventerà mai principe
Ci ha dovuto pensare Geppi Cucciari, una comica, per fare quello che in un Paese appena decente avrebbe dovuto fare il Presidente del Senato: sensibilizzare i cittadini italiani – e i giovani in particolare – sul diritto e dovere di andare a votare.
Lo ha fatto con un monologo semplicemente straordinario ad “Amici” sul Referendum e sul senso stesso della democrazia.
Che è anche la risposta più bella, giusta, potente che si potesse dare a Ignazio Benito Maria La Russa.
“Su qualsisia argomento abbiamo le idee chiarissime. Poi ci capita di dover uscire di casa per votare per qualcosa di importante e ci asteniamo.
Vi chiedo: chi ha visto il film Paola Cortellesi ‘C’è ancora domani?’ Quasi tutti fortunatamente. Era il 1946, l’Italia usciva da un periodo che secondo qualcuno ha fatto ‘cose buone’, ma non fatevi fregare: non ha fatto cose buone.
Quando fu scritta la Costituzione un senatore disse che le donne non potevano giudicare anche per motivi fisiologici, ovvero il ciclo. Adesso… non è vero, ma se anche fosse vero, voi uomini per non capire una mazza che scusa avete? E poi: da quando c’è la Democrazia noi donne finalmente possiamo votare, schierarci, destra, sinistra, centro.
Ecco, la democrazia è come un condominio, spesso hai vicini insopportabili, un casino, ma almeno non c’è un prepotente che decide per tutti. Anche non votare è una scelta, però è più una questione di principio, sotto la bandiera tricolore a volte sembra esserci un motto ‘Fatti i ca**i tuoi’, ma se te li fai sempre e comunque prima o poi qualcuno si farà i tuoi e deciderà al posto tuo: su cose piccole, medie e grandi.
Per questo, siccome siete quelli del futuro, dite la vostra senza paura. Affermate che potete farlo, ne avete diritto. In un mondo di conoscenti e di impiegati della democrazia, siate folli e siate amici”.
Immensa.
Se fossi in La Russa, dopo un discorso del genere, non mi farei vedere fino al 10 giugno. E possibilmente oltre.
FONTE Facebook 9-5-25 Lorenzo Tosa TITOLI redazionali