la pace in Ucraina (glb)

le ferme intenzione dell’Unione Europea

In attesa dell’olocausto

La difesa Europea è basata sulla Nato: organizzazione militare a totale guida americana. Quella del settore mediterraneo e medio orientale poggia sulle potenze di Israele e della Turchia: paesi fortemente condizionati dagli americani. Il potenziamento della difesa europea, stante l’inaffidabilità delle nazioni europee (Francia e Germania in primis -l’Inghilterra si dà come scontata sporca manus, ma semper fidelis-) verte oggi sul piano della crescita militare della Polonia, paese membro della Nato ma con qualche perplessità sul piano della certificazione democratica e su quello dei diritti umani. La Polonia, che ha un’antica tradizione anti-russa ed una recente esperienza complottistica filo americana (Solidarność, Woytila, Marcinkus …) è in procinto di avere l’esercito più potente d’Europa, grazie ad un finanziamento di 100 miliardi di euro ed alla assistenza Usa. La Turchia ha mangiato la foglia e, grazie anche al proprio esercito, che è attualmente il più potente nell’area europea, ed alla posizione strategica, nicchia alle pretese americane di coinvolgerla nella guerra contro la Russia. In pratica ha approfittato della crisi internazionale per ritagliarsi un proprio spazio politico (emancipazione dai diktat americani) ed economico (triangolazione delle risorse energetiche russe soggette alle sanzioni americane).
Quindi non è più affidabile gli occhi Usa.
L’Unione (sic) europea continua a pagare il dazio delle sanzioni americane contro la Russia che danneggiano gravemente la propria economia e soprattutto il proprio modello di sviluppo e la propria ragion d’essere un soggetto politico/istituzionale autonomo con vocazione di Grande Europa. L’Ue s’imbarca in una guerra che non può permettersi su ogni piano: economico, ideologico, storico, politico e militare. In pratica cala le braghe alla mercé degli interessi a stelle e strisce ratificando la propria inconsistenza ed in ultima istanza, il proprio suicidio.
Per concludere: l’Europa è supina agli interessi americani fino all’autolesionismo esistenziale ma potrebbe essere costretta ad un sussulto di sopravvivenza fino e cercare una via autonoma più favorevole ai propri interessi; la Turchia; tende a rendersi indipendente e quindi distaccarsi dalla simbiosi Usa; la cattolicissima Polonia si propone come defensor fidei del neo imperialismo americano e si guadagna un peso politico ed un ruolo di tutto rispetto come mai avrebbe potuto sperare di avere nel continente.
Grazie Polonia per averci facilitato la comprensione del problema.

Gian Luigi Betti, 15/03/2023

Gran Casino

Gian Luigi Betti

Niente funziona, tanti accidenti
saranno un segno dei tempi?
Di questi tempi oscuri
affollati di ombre ora orrende
ora petulanti
o semplicemente insignificanti,
sempre fastidiose e sempre occulte
nei social, nell’etere e nel web,
virtuali anche quando sono analogiche
come la guerra la fame la disperazione
di chi annega per la disumana dispatia
che affligge governanti e governati ignavi 
(ma rei in concorso di colpa)
indissolubilmente uniti 
in un groviglio informe dall’afrore indistinto
familiare al porcaro ed al vaccaro
ma poco rassicurante ad ogni educata narice.

Leggi tutto “Gran Casino”

A Kira

Gian Luigi Betti

Kira, la giovane Kira, la provocante Kira, l’onnipresente Kira.
Kira comanda la mia casa coi suoi occhi dolci, non ha bisogno di parole.
Io non posso che eseguire ogni suo volere: la sua giovanile vivacità è conforto e dominio alla mia pigra senilità.
La notte scivola nel letto al mio fianco e si stira alle mie carezze con pigra voluttà.
M’invita ad una corsa che più non conosco ma di cui ho rimpianto.
Mi provoca: talvolta s’offre: prona in attesa delle mie carezze e d’improvviso s’allontana per un gioco vezzoso.
Talvolta giace supina, mi guarda e offre il ventre nella posizione del missionario. Le carezzo il volto, la gola, lei risponde mordicchiando le mie mani: quando le mie carezze scendono le trattiene affondandovi le unghie, gli occhi socchiusi nel piacere. Resisto ma quando grido per protesta fa un agile balzo e si allontana da me con aria offesa, la coda ritta.

Gian Luigi Betti, 18/02/2023

Il festival dei matti

Benigni inneggia alla Costituzione ed al Festival come opere d’arte
Il Presidente presenzia, come critico d’arte?
Sgarbi tace. Afasia? Segni di inquietudine tra le capre.
Fedez strappa la foto del viceministro Bignami in divisa nazi
è espressione artistica o pro-costituzionale?
Il Governo insorge
Il Presidente: ma ‘sto governo è costituzionale?

Gian Luigi Betti, 12/02/2023

Il papa il banchiere il poeta

“L’artrite è un dono di dio” (papa Ratzinger nella testimonianza di una fedele alla esposizione delle sue spoglie; sentita alla TV oggi 2 gennaio 2023)

Enrico Cuccia ad un mendicante che gli aveva teso la mano con la supplica: “ho fame” riferiscono che abbia risposto: “l’appetito è un segno di salute”.

Il mendicante era Alda Merini, poeta tra i maggiori del ‘900.

Qualcuno ci trova un’analogia? e qualche motivo di riflessione?

Gian Luigi Betti, 2 gennaio 2023

2023 e vatte ‘a cuccà

Anno nuovo, cosa c’è da festeggiare?
Nasci e sei già vecchio, troppi debiti ti ha lasciato
il tuo predecessore. Fame e guerre a ripetizione,
razzismo, ingiustizie. la dittatura globale del capitale,
inquinamento, desertificazione, la crisi climatica
disastri fino alla sesta estinzione, l’ultima per noi.
Anno nuovo, perché ti si festeggia?
Nella speranza, ultima dea, che sarai migliore?
Tu certo provare ci potrai, ma ben lo sai,
che contro l’umana stupidità niente potrai.

Maokowskij 31/12/2022