LINGUAGGIO COMUNE …

(… fra politica e malaffare nel caso pugliese)

Dello scottante caso pugliese che ha investito il PD – voti di scambio, dichiarazioni inopportune, defezione del M5S da una possibile alleanza … – un aspetto mi ha particolarmente colpito: le dichiarazioni inopportune, cioè , la comunicazione. Sì, il modo con cui il Presidente della Puglia Michele Emiliano si è espresso durante la manifestazione antimafia tenutasi a Bari il 24 marzo a sostegno del sindaco Antonio Decaro. Emiliano, in un eccesso di zelo propagandistico, si è prodotto in una narrazione che, anziché favorire il suo pupillo, lo ha fortemente danneggiato offuscandone l’immagine di tutto rispetto guadagnatosi per il suo forte impegno nella lotta alla mafia locale. Con un fare disinvolto e fiero Emiliano ha raccontato un episodio risalente agli esordi politici di Decaro quando era assessore della sua Giunta, coinvolgendolo e dando prova di una certa confidenza con la malavita locale per essersi intrattenuto con la sorella di un boss per scoraggiarla dal prendere iniziative contro il proprio protetto. Di fatto, per dare prova del suo impegno antimafia è andato a trovare una mafiosa lanciandole amichevolmente un avvertimento. Il tono sicuro e compiaciuto, la naturalezza e direi, la leggerezza con cui ha rivendicato pubblicamente il suo scambio con questo discutibile personaggio, hanno evidenziato una consuetudine di contatti a dir poco disinvolti con quell’ambiente che pure è stato fortemente osteggiato dall’ amministrazione di sinistra. La cosa è apparsa contraddittoria e strana e per questo ha suscitato molto scalpore. Emiliano si è attribuito, scherzosamente, quasi un diritto di proprietà sul suo pupillo dimostrando una disinvoltura nel rapporto con personaggi a dir poco opachi che, per il suo ruolo, appare incomprensibile. Questo modo di rapportarsi al contesto malavitoso, anche se non è un reato, è certamente un vulnus etico e culturale di non lieve entità in quanto getta ombre sul modo di interpretare il proprio ruolo istituzionale indebolendone l’autorevolezza. Non basta lottare contro la malavita con le armi del codice penale, occorre contrastarla anche assumendo uno stile comunicativo del tutto consono all’incarico che si ricopre. Ostentare una certa dimestichezza con quel contesto non può essere considerato un espediente comunicativo efficace per affermare il controllo del territorio da parte delle istituzioni locali, ma un pericoloso cedimento. Per vincere bisogna omologarsi? Bisogna imparare a convivere con la mafia ( come ebbe a dire a suo tempo il ministro del governo Berlusconi, Lunardi) adottandone la forma comunicativa come se la forma non fosse anche sostanza e quindi cultura e quindi messaggio? Cos’è questa, una strategia per combattere la mafia o un modo per guadagnare voti comportandosi come un ras del luogo facendosi poi forte del pacchetto di voti ottenuto, della serie: e qui comando io e questa è casa mia … Magra vittoria è quella che si ottiene perché non ci si discosta più di tanto – anche se solo nello stile – dai modelli negativi che spadroneggiano sul territorio. Questa è la forza ricattatoria del cacicchi e dei capi-bastone che Elly Schlein ha promesso di contrastare fortemente, ma la vedo dura. Non basta arrestare i mafiosi o impedire che si impadroniscano della cosa pubblica, è altrettanto importante differenziarsi da loro in modo inequivocabile assumendo pubblicamente atteggiamenti che escludano nel modo più assoluto che si possa fare visita ad un mafioso, che si possa scambiare con lui una battuta, che si possa, magari, se capita l’occasione, anche prenderci un caffè. Se la mafia è una realtà, non è per questo la normalità. La lotta alla mafia è prima di tutto una battaglia etica, una battaglia culturale. I cacicchi non servono.

Anna Maria Guideri, 29-04-2024


Se i millennial sono in crisi, anche noi non stiamo troppo bene ….

Breve nota a commento dell’articolo di Valeria Oliveri Silvio spiegato ai millennial … apparso su Domani giovedì 18 Aprile

Non è detto che nascere millennial sia una fortuna. Poveri ragazzi, nutriti dal latte in polvere sgorgato dalle mammelle della triade televisione-pubblicità-bunga bunga … Questo non significa che si debba rimpiangere la triade Craxi-Andreotti-Forlani … Ad ogni generazione la sua pena, anzi, la sua triade. Tuttavia Silvio è un monito per chi crede alle magnifiche sorti e progressive della società umana. In questo caso niente è ingannevole come il vecchio vestito di nuovo, un illusionista imbellettato capace di eseguire convincenti giochi di prestigio. Per ridurre le tendenze reazionarie ci tocca lavorà parecchio e senza la garanzie che il risultato sarà apprezzabile. Ma come si dice, a mo’ di consolazione, è il percorso che conta, non il traguardo. Il grande Salvatore Quasimodo scriveva: Sei sempre quello della pietra e della fionda, uomo del mio tempo.

Anna Maria Guideri, 19-04-2024

E IL POPOLO CREO’ DIO …

(nascita, morte e resurrezione di Silvio Berlusconi)

Fra le tante analisi che circolano e che non accennano a diminuire – nonostante la sua scomparsa – su Silvio Berlusconi, quella di Andrea Scanzi in particolare, mi ha indotta a riflettere. Secondo Scanzi Berlusconi ha incarnato al meglio il peggio degli italiani costituendo un fenomeno degenerativo sul piano etico, culturale, democratico; una vera e propria jattura derivante dall’uso spregiudicato del suo immenso potere mediatico ed economico che gli italiani hanno assecondato, subìto, venerato, imitato nel costume, nel modo di rapportarsi alla realtà sociale e istituzionale. Se questo è vero – e non credo ci siano dubbi in proposito – poiché lui non è il primo che ha rovinato l’Italia, potendo vantare illustri precedenti ad esempio , in Mussolini, mi chiedo se sia il popolo da considerarsi vittima del pifferaio di turno o se è lui stesso artefice del proprio destino e della propria rovina fabbricando di volta in voltail pifferaio che più lo aggrada o, se mi si consente, il mostro creato da Frankenstein. Insomma, chi rovina chi? Il popolo italiano è vittima prima di Mussolini, poi di Berlusconi, ora della Meloni o è lui che se l’è voluti? Non è forse il popolo italiano che ha creato ad hoc un personaggio potente che incarnasse impunemente al peggio i suoi difetti in modo da potercisi rispecchiare, compiacere, legittimare? Non sono forse gli italiani dei geni – e la storia lo conferma – capaci delle più mirabolanti invenzioni tali da celebrare ed esaltare la propria smisurata grandezza creativa non solo nell’arte, ma anche nella criminalità? E chi, più di Berlusconi, poteva essere il capolavoro assoluto di quel popolo che lo ha a lungo vagheggiato, sognato, accarezzato nella propria mente fino a materializzarlo, fino ad infondergli lo spirito vitale? Il popolo, ammirando la propria creatura si riconobbe in lei e la lasciò libera per il mondo affinché realizzasse il suo disegno, i suoi sogni inconfessabili e proibiti: conquistare il potere ed usarlo a piacer suo facendo strame dell’etica, della politica, della democrazia, del decoro, della dignità umana e civile. Berlusconi, parlando di se stesso amava definirsi concavo o convesso a seconda delle circostanze e soprattutto delle convenienze, dimostrando così di non possedere un’identità ben definita in quanto plasmabile e adattabile alle più svariate situazioni senza che qualche freno di natura etica ostacolasse la sua marcia trionfale. Questo suo clownesco funambolismo non è forse la prova provata che fosse etero diretto da un grande burattinaio in grado di fargli interpretare tutte le parti in commedia, quelle che il suo autore – il popolo – non osava interpretare apertamente? Paradossalmente, non è stato Berlusconi a creare il berlusconismo, sono stati gli italiani a crearlo. Silvio, un fantoccio animato da un ventriloquo che si serve di lui per realizzare il proprio inconfessabile delirio di onnipotenza? Credo anche che , a differenza del mostro di Frankenstein, Berlusconi non sia sfuggito al controllo del suo artefice, ma risorga e agisca all’infinito sotto la sua guida , assumendo via via sembianze e identità diverse, ma conservando intatta la sua natura populista e fascistoide: il meglio del peggio degli italiani

Anna Maria, 15-04-2024

CENTROSINISTRA

di Anna Maria Guideri

Vengo anch’io? No, tu no!

Si potrebbe andare tutti quanti a manifestare …
Vengo anch’io? No, tu no!
E riempire strade e piazze contro questo governo
e gridare AIUTO AIUTO è tornato Benito!
E vedere di nascosto l’effetto che fa.

R Vengo anch’io? No, tu no!
Vengo anch’io? No, tu no!
Vengo anch’io? No, tu no!
Ma perché? Perché no!

Si potrebbe contrastar l’evasione fiscale …
Vengo anch’io? No, tu no!
e scoprire chi le tasse le evade davvero
e potere risparmiare su cure e ospedale
e vedere di nascosto l’effetto che fa.

R Vengo anch’io …

Si potrebbe sperare tutti in un mondo migliore …
Vengo anch’io? No, tu no!
E impedire che i migranti anneghino ancora
e scoprire che salvarli è un fatto normale
e vedere di nascosto l’effetto che fa.

R Vengo anch’io …

Si potrebbe eliminare lo sfruttamento …
Vengo anch’io? No, tu no!
La precarietà e i rischi dei lavoratori
-questo problema per loro è un vero tormento –
e vedere di nascosto l’effetto che fa.

R Vengo anch’io …

Si potrebbe rilanciar la questione morale …
Vengo anch’io? No, tu no!
Perché Berlinguer aveva ragione davvero
e ritrovare di nuovo questo ideale
e vedere di nascosto l’effetto che fa.

R Vengo anch’io …

Si potrebbero approvare i diritti civili …
Vengo anch’io? No, tu no!
perché tutti possano amare come gli pare
e vivere liberi e uguali come pesci nel mare
e vedere di nascosto l’effetto che fa.

R Vengo anch’io

Si potrebbe diventare un paese normale …
Vengo anch’io? No, tu no!
una vera e collaudata democrazia,
ma non vorrei che fosse un’utopia …
e scoprire di nascosto che forse … lo è!

R Vengo anch’io ….

Anna Maria Guideri, 08-04-2024

MOTTI DA LEGARE 32

di Anna Maria Guideri

1 – Caso Ilaria Salis: botte da Orban!
2 – Orban ha dato uno schiaffo alla Meloni… Ma quando mai?! Un bacio le ha dato, lei non aspettava altro che vedere la Salis in catene!
3 – Fede religiosa: una certezza surreale come risposta ad una incertezza reale.
4 – Società moderna: una donna di facili consumi.
5 –Ilaria Salis: detenuta in angheria.
6 – Michele Emiliano, governatore della Puglia, mette in difficoltà il suo compagno di partito e sindaco di Bari Antonio Decaro: Ma gli voleva bene, tanto bene, bene da morir … (v. Quartetto Cetra)
7 – Destra: la madre dei nemici è sempre incinta.
8 – Nullità: è duro dover morire senza lasciare tracce … ed è per questo che molti lasciano tracce di reato!
9 – In una controversia chi si arrabbia vuole pre-valere, chi non si arrabbia forse non ha capito di cosa si discute.
10 – L’essere umano ha creato dio: prima lo ha immaginato, poi , con l’Intelligenza Artificiale lo ha costruito.
11 – Ci sono i poveri dell’avere e i poveri dell’essere. I primi sono nullatenenti e i secondi nullavalenti.
12 – Il fatto che la sinistra perda può voler dire o che la gente sta così bene da non averne bisogno, oppure che i suoi bisogni sono altri.
13 – La politica deve far sognare… Infatti il Presidente dell’Abruzzo Marco Marsilio ha promesso 3 mari e monti!
14 – Renzi e Calenda: più li tiri su più ti buttan giù.
15 – Sinistra: campo largo? Campo poco!
16 – Renzi e Calenda: lotta fra TITANIC!
17 – Meloni vittimista: crescendo mélo-niano.
18 – Renzi e Calenda non sono stati votati dalla sinistra: più che l’odio per i fascisti poté il disprezzo per i centristi.
19 – Invidia . Molti di coloro che si indignano per la corruzione di certi politici sono spinti più dal desiderio di imitarli che da quello di non votarli.
20 – Se c’è il razzismo è colpa delle razze … se non ci fossero …
21 – Destra miracolosa. Marco Marsilio, Presidente dell’Abruzzo: l’Abruzzo è bagnata da tre mari … La moltiplicazione dei mari e dei pesci.
22 – Opposizione miope. Preferire perdere come coalizione piuttosto che come partito, anziché perdere come partito e vincere come coalizione.
23 – La destra ha il coraggio di essere ingiusta. La sinistra non ha abbastanza coraggio di essere giusta. Chi è se stesso vince.
24 – Diritti civili. Il Papa fa il suo, è lo Stato che invece di fare lo Stato vuole fare il Papa!
25 – Fisico bestiale. Mara Venier: il do di petto.
26 – Accoglienza: Ciascuno stia al suo posto? No, c’è posto per ciascuno!
27 – Europa, union impossible. L’unione di pochi stati non farebbe l’Europa, l’unione di molti … ancora meno!

28 – Non esiste nessun ricco che non sia un po’ responsabile delle condizioni del povero.
29 – Negazionisti della crisi climatica. Il profitto prima di tutto? A trasformare, come re Mida, tutto ciò che si tocca in oro, si diventerà anche ricchi, ma si muore di fame … e non solo!
30 – La vita scorre fra l’amore e l’odio, con la differenza che l’odio dura di più.
31 – E’ stato assolto colui che ha dato del cretino a Salvini. Perché? Perché ha fornito le prove di non aver mentito!

Anna Maria Guideri, 02-04-2024

LA STORIA SU MISURA

di Anna Maria Guideri

(Il pensiero recondito di Giorgia Meloni)

So’ cristiana e patriota,
lo sa bene chi mi vota;
so’ la prima della lista:
italiana e anche fascista.

C’è chi dice – cosa strana –
che l’Italia è partigiana
nata dalla Resistenza:
non è vero, è una scemenza.

Gl’ ITALIANI siamo NOI,
non lo siete certo voi:
solo noi siamo italiani,
ieri, oggi e anche domani.

Mi chiedete di abiurare …
al fascismo rinunciare …
Dichiararmi antifascista?
Io son’anticomunista!

Non rompetemi i coglioni
con le commemorazioni!
Chi commise l’attentato
e colpì al cuor lo Stato,

fe’ saltare le cervella
dei tedeschi in via Rasella?
Furon solo i terroristi,
partigiani comunisti!

Se ci fu la rappresaglia,
ai nazisti la medaglia
per l’eccidio devon dare:
furon gli altri ad attaccare …

Impossibile la resa:
fu legittima difesa!

Qualche morto in più ci fu …
sì, trecento … su per giù:
qui lo dico e qui lo nego,
di quei morti me ne frego!

Per l’Italia, patria mia,
una strage … vuoi che sia …
eran solo partigiani,
mica erano italiani!

Anna Maria Guideri, 27-03-2024

Autodeterminazione

( La vexata quaestio …)
di Anna Maria Guideri

Fra i vari motivi di dissenso all’interno del PD, uno dei più dirimenti riguarda il dibattito sull’autodeterminazione nell’affrontare il fine-vita da cui emerge una spaccatura netta fra laici e cattolici che riaffiora frequentemente mettendo a repentaglio la compagine del partito. Ho tratto motivo per riflettere ulteriormente su questo tema circa un mese fa, dalla pubblicazione sul quotidiano Domani di alcuni articoli a firma di Mario Giro, Giorgio Merlo e Gianfranco Pellegrino a seguito del caso Bigon, la senatrice del PD della regione veneta costretta a dimettersi per avere impedito l’approvazione della legge sul fine vita. Alcuni punti su cui riflettere , non nuovi, ma mai abbastanza chiariti, sono i seguenti:
1) si può parlare di diritto alla libertà di coscienza per chi non vuole riconoscere ad altri di decidere liberamente della propria vita e della propria morte? Esiste il diritto di negare i diritti altrui? Esiste la libertà di impedire la libertà degli altri quando questa non nuoce al bene comune?
2)Con quale diritto lo Stato interferisce sulla volontà del singolo cittadino per impedirgli di porre fine ad una sofferenza divenuta insopportabile? Con quale diritto ne sequestra il corpo sostituendosi al suo legittimo proprietario?.
3) In democrazia tutte le idee hanno diritto di cittadinanza (tranne l’apologia di reato), ma non tutte possono essere convertite in leggi come nel caso di negare al cittadino l’autodeterminazione riguardo alla propria vita.
4) – Nel momento in cui una questione che riguarda il singolo individuo diventa, in virtù della legge, un obbligo per tutti negando il diritto inalienabile di ognuno di decidere sulla propria vita, la democrazia cessa di esistere e subentra il regime autoritario.
5) A scanso di equivoci mi permetto un’ovvietà, non si sa mai… Se il rapporto con la propria vita è personale, non altrettanto dicasi del rapporto con il fisco che ci riguarda non come esseri umani, ma come cittadini facenti parte di una comunità che dobbiamo sostenere compatibilmente con i mezzi che abbiamo. Se esiste la libertà di vivere e di morire quando e come vogliamo, non esiste la libertà di evadere il fisco.
6) La vexata quaestio sull’autodeterminazione ci riporta all’eterno conflitto fra Stato e Chiesa mai del tutto risolto che riemerge periodicamente quando irrompono controversie che coinvolgono la sfera morale, etica, umana e civile. Questi aspetti si intrecciano in modo confuso e arbitrario e necessitano di essere ordinati e distinti secondo l’ambito al quale ognuno di essi appartiene.
7) La democrazia si afferma nel pluralismo, non nel caos, non nell’assemblaggio indifferenziato di categorie differenti e incompatibili fra loro. Come l’acqua e l’olio che sono due sostanze non mescolabili, così ciò che attiene alla sfera coscienziale e privata di ogni individuo non può mescolarsi alla sfera pubblica che è competenza dello Stato il quale non può arrogarsi il diritto di perpetuare la sofferenza di chi vuole smettere di soffrire.
8) Lo Stato può intromettersi solo dimettendosi, cioè ritirandosi e riconoscendo ad ognuno la libertà di decidere del proprio destino.
9) Se lo Stato sostituisce o affianca il Vaticano traducendo in legge gli insegnamenti della fede cattolica venendo meno alla sua laicità che gli impone di garantire i diritti di tutti indistintamente, anche di chi non è credente, cessa di essere democratico e diventa teocratico. Vogliamo fare la fine dell’Iran?
10) I cattolici non possono pretendere che lo Stato agisca per conto del papa: libera Chiesa in libero Stato!
11) E anche se la vita ce l’avesse data il Creatore, semmai è con lui che ce la dovremmo vedere, non con i suoi invadenti interpreti!

Anna Maria Guideri, 13 marzo 2024

MOTTI DA LEGARE 31

1 – La sinistra ha vinto in Sardegna: il riscatto del depresso.
2 – Un underdog al potere: meglio il censo del cesso!
3 – Destra: la politica è rutto.
4 – Vannacci, nomen omen: il cognome è un dispregiativo ed un presagio.
5 – R. Vecchioni: Il fascismo è un fatto da dimenticare … ma fa di tutto per farsi ricordare!
6 – Meloni, la migliore, ha scelto i peggiori, perché? Perché solo i peggiori l’hanno votata!
7 – In America niente di nuovo, sempre il solito Trump Trump!
8 – La Russa, Salvini, Sgarbi, Donzelli: Il mondo è brutto perché è vario, ce lo dice il bestiario!
9 – Social: quanto più l’odio è virtuale, tanto più è letale!
10 – La morale non è necessariamente appannaggio della religione, ma lo è senz’altro della ragione!
11 – Democrazia, il meglio per tutti, il meglio da tutti.
12 – RAI, meglio il manuale Cencelli, che la fascistizzazione dei cervelli!
13 – Il populismo è contro il potere del sistema per conquistare il sistema di potere.
14 – Putin piace perché in Russia ha eliminato la criminalità … e allora perché lui è ancora a piede libero?
15 – Salvini farà precipitare la Lega molto in basso. Già fatto. Già fattooo?
16 – Per battere la destra dobbiamo batterci la testa … ma non ce l’abbiamo già battuta tanto tempo fa?
17 – Nella democrazia c’è sia il bene che il male; nella dittatura c’è solo il male, ma non si può dire sennò sarebbe democrazia.
18 – Il problema della convivenza sociale sta nel fatto che essendo la realtà formata da molteplici aspetti, ognuno sceglie quello che gli pare senza preoccuparsi troppo di quello che hanno scelto gli altri.
19 – Il rischio di chi vuole salvare la memoria storica è quello di salvarla per chi ce l’ha e di non saperla trasmettere a chi non ce l’ha, cioè, alle nuove generazioni.
20 – Comunicazione. Il ragionamento spesso porta a scegliere il male minore, lo slogan porta quasi sempre a scegliere il male maggiore.
21 – Mediterraneo, cimitero dei migranti: MARE MONSTRUM.
22 – Problemi a spendere i soldi del PNRR: chi troppo ha, niente ha.
23 – Com’è brava la Meloni …Chi riceve troppi apprezzamenti può illudersi di meritarseli davvero.
24 – Fascisti d’Italia: mai dare il potere a chi per lungo tempo lo ha inutilmente inseguito.
25 – Alessandra Todde ha vinto in Sardegna: mai una vittoria così risicata, è stata tanto politicamente centrata.
26 – Voltaire col manganello: la tua libertà di manifestare finisce dove comincia la mia di manganellare.
27 – I grandi manipolatori conoscono talmente il bene che lo usano per fare il male.
28 – Molti politici vivono il potere, come qualcosa che serve a chi ce l’ha, non a chi non ce l’ha.
29 – Corpo e corpi. Salvini: Bisogna difendere il corpo della polizia senza se e senza ma … anche quando bastona i corpi degli studenti.
30 – Il potere non ha bisogno di impartire ordini, i servi sanno perfettamente cosa vuole.
31 – Contorsioni mentali. C’è chi, come Soru, preferisce essere sconfitto dal nemico pur di far fuori “ l’amico. “
32 – Voto sardo? Voto sordo alla destra!
33 – Meloni è la migliore … il peggio come lo fa lei non lo fa nessuno.

Anna Maria Guideri

Italo Bocchino e l’antisemitismo

di Anna Maria Guideri

(San Remo? Sono solo barzellette!)

Alcune sere fa a Otto e mezzo con Lilli Gruber ho assistito ad una esilarante performance di Italo Bocchino. Trovandosi in imbarazzo nel prendere atto dell’imprevisto idem sentire degli elettori di destra e di sinistra emerso da un sondaggio, nel disapprovare la censura della RAI a San Remo riguardante le parole pronunciate dal cantante Ghali contro il genocidio in Medio Oriente, ha accusato il PD e il M5S di antisemitismo. – Ma che ci azzecca? – direbbe qualcuno. Quali sottili connessioni uniscono la condanna della discutibile interferenza della RAI al Festival di San Remo con il sentimento antisemita? Mistero! Bocchino, anziché approfittare del parere insolitamente condiviso dalle due parti per dar prova di una certa obiettività di giudizio che premiava anche il suo partito, se pure con una percentuale minore, da bravo soldatino è scattato sugli attenti e ha eseguito l’ordine di sparare al nemico che una volta tanto, era del tutto d’accordo con il suo (di Bocchino) amico. E visto che destra e sinistra la pensavano allo stesso modo, sarebbe stato più logico accusare tutti quanti di antisemitismo, se tale accusa avesse avuto un minimo di senso. Quando la ragione e il sentimento con l’aggiunta del senso della disciplina – senza onore – si scontrano, avviene il botto. Se i nemici e gli amici si mettono d’accordo finisce il mondo. Chi perde il nemico perde un tesoro, un c’è più religione. Dopo un attimo di esitazione, la perplessità dei presenti si scioglie in una incontenibile risata liberatoria. Sfugge per il momento l’audace arrampicata sugli specchi di Bocchino. Non era facile intuire i processi logici di una mente tanto dotata! Per decifrare l’arcano mi è venuta in soccorso il ricordo di una vecchia barzelletta che ironizza sulle rocambolesche connessioni logiche finalizzate a sostenere una tesi precostituita, eccola. Un tizio incontra un amico che al suo “ciao” risponde con un “miao.” Lambiccandosi il cervello per spiegare il senso di quel miao procede per successive deduzioni: da miao-gatto-topo-formaggio-latte-mucca-corna-cornuto, scoprendo così di essere il cornuto della storia. Dal miao al cornuto il salto non è breve, ma con un po’ di sforzo ci si può arrivare. Vediamo se, partendo dal cantante censurato dalla RAI si può arrivare all’antisemitismo del PD e del M5S. Ecco l’iter pseudo-analogico a quello della barzelletta: Ghali è un cantante di origine tunisina. I tunisini sono a maggioranza musulmani, ergo, non sono ebrei, quindi sono antisemiti e Ghali è un antisemita. Allora il PD e il M5S che a stragrande maggioranza gli hanno dato ragione contro la RAI, sono antisemiti. Una nota che richiami al fatto che anche la destra gli ha dato ragione, che si sappia, non è pervenuta. Il ragionamento non fa una piega, anche se fa ridere. Confesso, non è stato facile entrare nei meandri complessi di una mente tanto sottile come quella di Bocchino, ma ci sono riuscita e sono soddisfatta!

Anna Maria Guideri, 18-02-2024

MOTTI DA LEGARE 30

di Anna Maria Guideri

1 – Mussolini diceva: Io non faccio politica, faccio l’antipolitica. Era moderno lui o sono antiquati i populisti nostrani?
2 – Dal P.C.I. al PD: dalle Frattocchie alle frattaglie.
3 – L’anticasta è la rivolta contro il sistema e la sua corruzione con l’effetto di distruggere il sistema salvando la corruzione.
4 – Conservatorismo: conservare il bambino con l’acqua sporca.
5 – Alluvione: avere il fiume negli occhi.
6 – Cultura: fare tesoro dei tesori.
7 –Prova regina. Il ministro Lollobrigida è fascista? Assolutamente no! Perché? Perché quando c’era il regime fascista i treni arrivavano in orario!
8 – La tecnologia se non la possiedi, ti possiede.
9 – Saluto romano: Non è un reato se è per commemorare i morti … purché non si voglia resuscitarli!
10 – Sanità: Fratelli d’Italia – fratelli di tagli.
11 – Egomania. Meloni: chi non è me non è!
12 – Montanari, lista civica per Firenze (?) A sinistra si fa a gara a chi è più antifascista per far vincere i fascisti!
13 – Meloni: Io non sono fascista … Forse lei non lo sa , allora qualcuno gliela deve pur dire la verità.
14 – Il padre di Meloni spacciatore e camorrista … Le colpe dei padri non devono ricadere sui figli … maschi!
15 – La sinistra ha ragione , ma perde … Cosa deve fare? Deve far finta di avere torto!
16 – Sinistra: a forza di studiare il nemico ha perso di vista se stessa e ha finito per assomigliargli.
17 – Femminista in crisi: non temo la Meloni in sé, temo la Meloni in me!
18 – Fondamentalismi religiosi: per volere la guerra in nome di Dio, bisogna proprio non credere in Dio!
19 – Dostoevskij: La bellezza salverà il mondo … Quante tonnellate di bellezza ci vorrebbero oggi per salvare il mondo?
20 – Nel tempo dell’inconsistenza e dell’effimero, solo la leggerezza dello spirito può avere un certo peso
21 – Cultura: Come l’araba Fenice, che ci sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa.
22 – Identità fascista: NERO, DUNQUE SONO !
23 – La sinistra teme di perdere l’egemonia culturale … Di fronte all’egemonia dell’ignoranza un ci se ne pole!
24 – La destra ha ragione perché esiste. La sinistra esiste malgrado abbia ragione.
25 – La cultura è memoria consapevole, è capacità di scoprire il senso e di scavalcarlo.
26 – Azzardata? Non tutti i comunisti sono geni, ma è molto probabile che la maggior parte dei geni siano o siano stati comunisti..
27 . Il fatto che per sopravvivere ci si adatti al peggio pregiudica gli sforzi necessari per realizzare il meglio.
28 – Sinistra: il potere della cultura. Destra: il potere sulla cultura.
29 – Delocalizzazioni aziendali e licenziamenti. Le colpe dei padri non devono ricadere sui figli, ma le colpe dei padroni ricadono sempre sui lavoratori.

Anna Maria Guideri, 9-02-2024