Minoranza sarà lei

Sintesi dell’articolo di Rino Formica apparso su Domani del 7 luglio 2024
“Il sovranismo è andato in crisi. E pure le finte riforme italiane”

Dall’allucinante esternazione di Salvini per cui in Italia esisterebbe una dittatura delle minoranze prende spunto il vecchio Rino Formica nel suo articolo su Domani del 7 luglio 2024.
L’articolo, dal titolo “Il sovranismo è andato in crisi. E pure le finte riforme italiane” affronta la crisi del sovranismo in Europa e in Italia, collegandola al successo dei partiti europeisti come il partito laburista nel Regno Unito. Formica sostiene che il sovranismo, lungi dall’essere una forza maggioritaria, rappresenti in realtà una “dittatura della minoranza”, come dimostra il governo italiano di destra. Egli evidenzia come questa crisi del sovranismo offra un’opportunità per rilanciare il progetto di un’Europa unita e democratica, richiamando il “Codice di Camaldoli” del 1943 come esempio di partecipazione democratica e unità nazionale. Formica conclude con un appello all’azione, invitando le forze democratiche italiane ad unirsi per “cacciare questo governo irresponsabile” e a contrastare i nuovi sovranismi filorussi, esemplificati da Viktor Orbán, che minacciano l’unità europea.

Turati il riformista

Funiciello, Antonio
Tempesta : la vita (e non la morte) di Giacomo Matteotti / Antonio Funiciello. – Milano : Rizzoli, 2024. – 199 p. ; 22 cm. – [ISBN] 978-88-17-18820-3.

Indice
1 Copertina
1 L’immagine
2 Il libro
3 L’autore
4 Frontespizio
5 Tempesta
6 Introduzione
7 I fascisti
8 I massoni
9 Matteo, l’altro Matteotti
10 L’anti Matteotti di Gobetti
11 Tra i braccianti
12 I socialisti
13 Matteotti il riformista
14 Matteotti l’antifascista
15 Matteotti l’anticomunista
16 Conclusioni

Presentazione del libro da parte dell’editore

Nella prefazione all’edizione dei suoi discorsi parlamentari, uscita nel 1974, Pertini scrisse: «Giacomo Matteotti è ancora, dunque, in mezzo a noi, con la
freschezza attuale dei nostri pensieri». Sarebbe bello se l’amato ex presidente avesse ragione. Parte da questa valutazione la riflessione di Antonio Funiciello: la figura di Giacomo Matteotti, del politico e dell’uomo Matteotti, è rimasta schiacciata dietro la lapide del martire, dipinta nella solitudine di un antifascismo quasi troppo precoce e fallimentare, stravolta dai giudizi fuorvianti di alcuni estimatori a lui coevi come Gobetti, o dagli attacchi degli avversari comunisti dell’epoca (Togliatti in primis).

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L’eterna leggerezza del riformismo

Sintesi dell’articolo di Carlo Trigilia pubblicato su Domani del 05 luglio 2024

Quello di Starmer non è l’unico riformismo possibile

Carlo Trigilia analizza la vittoria elettorale del Partito Laburista di Keir Starmer nel Regno Unito, valutando se essa rappresenti un modello vincente per la sinistra in generale. Pur riconoscendo l’importanza del successo elettorale, il sociologo evidenzia come il programma laburista si basi su una linea politica moderata, simile a quella liberal-democratica, con un’enfasi marcata su temi come il controllo dell’immigrazione e la sicurezza. L’A. critica la mancanza di attenzione del programma laburista alle disuguaglianze sociali e la sua prudenza in campo fiscale e redistributivo. Suggerisce, quindi, che la sinistra, pur traendo ispirazione dalla vittoria laburista, debba guardare alle esperienze socialdemocratiche del Nord Europa come modello per un riformismo più attento alla giustizia sociale e alla lotta alle disuguaglianze.

L’Autore Carlo Trigilia

sociologo
Professore emerito di sociologia economica dell’università di Firenze, socio dell’Accademia dei Lincei, è stato ministro per la Coesione Territoriale nel governo Letta (2013- 2014).

Democrazia e tirannia della maggioranza

Sintesi dell’articolo di Gianfranco Pasquini apparso su Domani del 5 luglio 2024

In democrazia la maggioranza non ha il diritto di tiranneggiare

Pasquino esplora il concetto di maggioranza in democrazia, sottolineando come il governo della maggioranza non debba tradursi in una tirannia. Sebbene il principio democratico preveda che la maggioranza governi, l’A. evidenzia l’importanza di tutelare i diritti inalienabili delle minoranze, che non possono essere né modificati né eliminati dalla maggioranza stessa. L’autore mette in guardia contro l’erosione dei diritti, che può condurre a forme di autoritarismo, e critica la manipolazione delle regole elettorali per consolidare il potere. Conclude ribadendo che la democrazia si fonda sul rispetto delle regole e sulla possibilità per la minoranza di diventare, a sua volta, maggioranza.

La NATO a Washington

La rassegna è curata da Gian Luigi Betti. Le fonti sono citate. Gli abstract sono fatti dall’IA. L’immagine in evidenza è stata creata dalla IA di WordPress in maniera autonoma sulla base del testo

Il vertice di guerra della NATO a Washington
di Medea Benjamin e Nicolas JS Davies

Da ACrO-Pòlis – Sinistra in rete

“Tuttavia, la popolazione mondiale che sta soffrendo sotto il giogo del militarismo non può permettersi di aspettare che la NATO si arrenda e se ne vada di sua spontanea volontà. I ​​nostri concittadini e leader politici devono sentire da tutti noi i pericoli posti da questa macchina da guerra irresponsabile e dotata di armi nucleari, e speriamo che vi unirete a noi, di persona od online, nell’usare l’occasione di questo vertice NATO per lanciare l’allarme a gran voce.”

SEGUE

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Ancora LIB e poco LAB in Gran Bretagna

La rassegna è curata da Gian Luigi Betti. Le fonti sono citate. Gli abstract sono fatti dall’IA. L’immagine in evidenza è tratta dal film Il Gattopardo

Il capitalismo britannico cambia cavallo per non cambiare nulla. I lavoratori potranno accettarlo?
Il Pungolo Rosso

da Il pungolo rosso – Sinistra in rete

Le elezioni anticipate in Francia e Gran Bretagna, tra fine giugno e la prima settimana di luglio, preannunciano scossoni politici ma, a guardar bene, più di facciata che di sostanza: in Francia sarà il ballottaggio a decidere se il Rassemblement National di Le Pen otterrà la maggioranza in Parlamento; in Gran Bretagna è data per certa la vittoria dei laburisti dopo 14 anni di governo Tory. Quel che è certo è che l’alternanza politica nel Regno Unito non porterà a grossi cambiamenti della linea politica dei precedenti governi conservatori, soprattutto sul tema della guerra e dell’economia di guerra, su cui convergono praticamente tutti i partiti che sono nel “gioco” elettorale. D’altra parte l’attuale leader laburista, Keir Starmer, diversamente dal suo predecessore Jeremy Corbyn, compete con il premier conservatore Rishi Sunak e con i liberaldemocratici per il sostegno del grande capitale, che gli sta facendo credito.
SEGUE

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Cina-USA di V.Comito

La rassegna è curata da Gian Luigi Betti. Le fonti sono citate. Gli abstract sono fatti dall’IA. L’immagine in evidenza è stata creata dalla IA di WordPress in maniera autonoma sulla base del testo

da Sinistra in rete

Cina-Stati Uniti, la gara è sempre più aspra di Vincenzo Comito

Alla vigilia del Terzo Plenum del Comitato centrale del Pcc e mentre gli Stati Uniti si addentrano nella sfida presidenziale tra Biden e Trump, il punto della sfida tecnologica ed economica tra i due Paesi che dominano il mondo
Premessa
Le riforme avviate da Deng Tsiao Ping nel 1978-79 in Cina hanno cambiato drasticamente e in pochi decenni non solo la situazione economica del paese asiatico, ma, per molti aspetti, anche quella del resto del mondo, contribuendo a rovesciare gli equilibri politici preesistenti su scala globale. Per quasi quarant’anni il Pil cinese è cresciuto a un tasso medio del 9,5% all’anno, risultato mai verificatosi altrove.
SEGUE

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Il curioso caso “Cheddar Man”

da Facebook Stefania Andreini propone un caso destinato a sconvolgere gli assetti politici italiani

Il caso Cheddar Man

Il caso di “Cheddar Man”: un uomo britannico è diretto discendente di un uomo vissuto circa 9.000 anni fa, durante il periodo Mesolitico.
“L’uomo di Cheddar” è un fossile umano maschile trovato nel 1903 nella grotta di Gough nella gola di Cheddar, Somerset, Inghilterra. I resti risalgono al Mesolitico (circa 10.000 anni prima del presente) ed è il più antico scheletro completo di Homo sapiens trovato in Gran Bretagna.
Per anni questo fossile non ha ricevuto molta attenzione dalla comunità scientifica, fino a quando nel 1997 si è scoperto che un insegnante di storia inglese non è solo il suo diretto discendente, ma vive nella stessa regione.
Discendente diretto di un individuo preistorico:
Il DNA di Adrian Targett, professore di storia, corrisponde a quello dell’uomo di Cheddar. L’impronta genetica è stata trasmessa da madre in figlio. In poche parole, entrambe le persone hanno un antenato materno in comune.

La reazione di Salvini

Appena gli hanno raccontato la notizia sembra che Matteo Salvini abbia chiesto che gli predisponessero una proposta di legge tesa a salvaguardare l’identità padana. Saranno certificati tali solo coloro che potranno addurre un reperto fossile di provenienza compresa tra le Alpi e l’Appennino non inferiore a 1000 anni di età il cui DNA comprovi la diretta discendenza del richiedente.
Tutti gli altri che intendano rimanere dovranno esibire in parte del corpo ben visibile un marchio a fuoco o anche ad incisione laser recante la scritta “Terùn” o, nei casi più gravi, “Negher”.

La reazione degli autoproclamati Governatori delle regioni padane sono state positive, anche se con qualche distinguo: in particolare Zaia propone un emendamento teso a distinguere il territorio che comprende il Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige.

e quella della Santanchè

La Santanchè ha subito creato un’azienda per gli scavi ed una per le certificazioni che si aggiungeranno a quelle per le evasioni (anche fiscali), per gli elitaxi, per la gestione di stabilimenti balneari ecc ecc

A sinistra il Matteo Salvini, Capolega, Ministro e Vicepresidente
Sulla destra il giullare di Federico I Barbarossa, imperatore del Sacro Romano Impero e conte palatino della Lombardia

Automi che si ribellano

L’attualità dei classici, la fantascienza americana: Il Sistema Riproduttivo di John T. Sladek

Presentazione

Il tema della ribellione delle macchine è particolarmente avvertito oggi che si sta affermando la Intelligenza artificiale. I processi della finanza mondiale sono decisi da algoritmi che garantiscono decisioni rapide e razionali, l’intelligenza artificiale riesce a produrre campagne di comunicazione massive e verosimili basate su falsità o post-verità …
Il tema è stato affrontato da grandi scrittori come Goethe. Shelley, Čapek, Hoffmann… ma la fantascienza non è stata da meno: Asimov, Dick, Clarke …
Segue una scheda prodotta da Gemini 1.5, e da me approvata come pertinente, di un autore della grande fantascienza americana. glb

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