Alessandro Volpi
Tutto diventa sempre più chiaro. In Europa esiste di fatto una sola Agenzia di rating non riconducibile, almeno apparentemente alle tre Agenzie Usa (Fitch, S&P, Moody’). Si tratta di Scope ratings, una società privata di cui non sono neppure chiari i grandi azionisti, ma che attribuisce pagelle importanti al debito degli Stati europei: se il debito di uno Stato è declassato paga di più in interessi. Ieri Scope ratings ha emesso una dichiarazione in cui ha sostenuto che i piani di riarmo dei singoli Stati europei, a cominciare dall’Italia e dalla Germania, metteranno a repentaglio la credibilità del loro debito. Dunque, sostiene Scope Ratings, per evitare un declassamento, occorre, soprattutto in Italia, un pesante taglio delle “altre spese”; in sostanza del Welfare. Lo schema è perfetto: la Commissione europea punta tutto sul riarmo, gli Stati “sovrani” applicano la ricetta, la finanza armata fa una montagna di soldi e le spese sociali devono essere tagliate. Altrimenti, il rating scende e i paesi devono pagare più interessi anche perché per l’Italia un declassamento vuol dire portare i titoli italiani non troppo lontani da una condizione in cui non possono più essere comprati dagli investitori istituzionali. La soluzione però c’è per Scope ratings e consiste nell’abbinare il taglio della spesa pubblica alle privatizzazioni dei servizi essenziali. L’Europa del riarmo è dichiaratamente turboliberista.