MELONI NON OLENT

(ovvero, la fenomenologia del fascismo)

Per non fare schifo basta vincere. Lo sport preferito dalla maggioranza degli esseri umani è sempre stato quello del salto in alto , il cosiddetto salto sul carro del vincitore – chiunque fosse – e i media nostrani non fanno eccezione alla regola, anzi! L’anomalia più evidente non è quella del bersagliatissimo Pd che, per un malinteso senso di responsabilità, si è immolato sull’altare della governabilità dissanguandosi e riducendosi ad un ectoplasma fluidico, difficile da identificare e da votare. No, l’anomalia più intollerabile e ben mascherata è quella degli opinion maker che recitano la doppia parte in commedia. Da un lato criticano la destra, dall’altro bastonano la sinistra la quale, senza il loro eccesso di zelo, forse avrebbe avuto qualche chance in più per fronteggiare l’avversario e per ridurne il dilagare. Ma si sa, il successo annunciato è un ottimo deodorante. Non aspettano altro che consegnare alla soluzione finale, altrimenti detta rottamazione , il Pd, padre di tutte le disgrazie della sinistra. Peggiore assai dell’eterno fascismo capace di riciclarsi e trasformarsi, come un redivivo Fregoli, e di assumere di volta in volta le forme più disparate – e disperanti – di vari fenomeni, l’ultimo dei quali ha assunto le sembianze di una pulzella bionda dall’occhio glauco ma dalla voce simile a quella di Romeo er mejo – pardon – er bullo der Colosseo! La fenomenologia del fascismo ha potuto schierare in Italia, nell’arco di cent’anni, vari fenomeni che da Mussolini in poi, scendendo per li rami a Bossi, Berlusconi, Grillo, Salvini è approdata infine alla Meloni: un cambio di genere, ma non di DNA. Essi hanno surrettiziamente coltivato la pianta velenosa del ventennio sottoponendola a diversi innesti per renderla più confacente al clima dei nuovi tempi. Tanto che i cosiddetti intellettuali-liberal-democratici minimizzano i rischi e le incognite insite nella vittoria della Meloni ostentando una olimpica fiducia nella tenuta delle istituzioni democratiche, sia rimuovendo i recenti vulnus inferti alla democrazia dal ventennio berlusconiano, sia sottovalutando il sicuro declino della nostra civiltà se, come dichiarato dalla Meloni, verranno riviste, corrette o negate alcune importanti conquiste civili approvate o da approvare. Mi riferisco alle leggi sull’accoglienza, alla 194, alla battaglia per lo ius soli, al diritto all’eutanasia e ai diritti delle coppie omosessuali … Può darsi che gli osservatori in cuor loro si rallegrino – a pensar male si fa peccato, ma … – del fatto che finalmente sia arrivato qualcuno che forse ci libererà dall’ingombrante incomodo di ospiti sgraditi come gli immigrati e metterà un po’ di ordine nel caos, un ordine nuovo, appunto. Quelli che Romano Prodi definisce felicemente fenomeni sono dotati di strani poteri in grado di ipnotizzare l’immemore popolo italiano – eterno Pinocchio – attratto da l’ lsola che non c’è , o meglio, dal Paese dei balocchi con l’incantatore Berlusconi – omino di burro – e la finta fatina – Meloni –pronta a prendere per il naso – e non solo – Pinocchio e a trascinarlo nell’Eden dei normali: etero, cattolici, patrioti, stanziali, antiabortisti, nazionalisti, razzisti, mulini bianchi … Tutti uguali, tutti normali, e tutti armati contro il mondo disuguale, minaccioso, provocatorio, destabilizzante. Non so se l’autodafé invocato da molti per il Pd sia la soluzione più auspicabile a seguito del deludente esito elettorale, ma osservo sommessamente che coloro che ora lo invocano sono gli stessi che prima apprezzavano gli sforzi di Letta e avversavano la triade Berlusconi-Salvini-Meloni: tutto sommato Meloni non olent. Dalla foga con la quale si chiede al Pd di suicidarsi si direbbe che il vero male dell’Italia siano i Democratici e non la destra nera che ha vinto le elezioni. Panta rei, tutto scorre, diceva Eraclito, ma non è detto che per questo, tutto cambi!

Anna Maria Guideri, 09-10-2022

AVANTI E INDRE’ (amg)

Il cielo è offuscato da corvi gracchianti,
è un ciel che ci invia segnali inquietanti.
I venti che soffiano son tempestosi,
sollevano in alto potenti marosi.

Un turbine nero il caos alimenta,
ma è un ordine nuovo e chi si spaventa?
Un nuovo futuro è già stato annunciato …
ma quale futuro … si torna al passato!

Quel che ci raccontano son tutte balle …
Meloni è il futuro … dietro le spalle!
Se il nuovo che avanza è Giorgia Meloni …
è donna però, di Benito ha i coglioni!

Giorgia Meloni fa come San Pietro,
dice : “Vo avanti”, ma poi torna indietro.
Il truce ventennio ribussa alle porte …
per dirla col duce: O Roma o morte

Anna Maria Guideri, 02-10-2022

DUCESSA

(Sull’aria di Contessa di Paolo Pietrangeli)

Fascisti dei lager e delle Ardeatine,
tornate in orbace e col manganello?
Che fate, picchiate ancora con quello?
Ma sono spariti la falce e il martello!
Che fate, picchiate ancora con quello?
Ma sono spariti la falce e il martello!

Voi sporchi fascisti che cuor non avete,
che i neri migranti respinger volete
nei luoghi di fame della loro terra,
nei luoghi di fame, di sete, di guerra …
Ma questo è un prezzo che non va pagato:
morire di fame, di guerra o affogato …

Mia cara DUCESSA è triste la sorte:
le idee del fascismo non sono mai morte …
Se c’è chi lo afferma sa cosa vuol dire:
gli basta ascoltarti per poter capire.
Se c’è chi lo afferma sa cosa vuol dire:
gli basta ascoltarti per poter capire.

Volete combattere contro i diversi:
drogati, obesi e gay son perversi;
non hanno diritto di cittadinanza,
volete guarire la lor devianza.
Non hanno i diritti degli esseri umani
perché son diversi, son troppo strani!

Tu invochi con grinta Dio, Patria e Famiglia,
ma senza sposarti hai fatto una figlia
e chi abortisce – con il tuo governo-
vorresti spedirlo dritto all’inferno!
E chi abortisce – con il tuo governo –
vorresti spedirlo dritto all’inferno!

Ai muri che alzi, i ponti opporremo,
uniti – siam tanti – alfin vinceremo
e l’accoglienza con l’integrazione
sconfiggeranno l’emarginazione …
E questo è l’impegno dei pacifisti :
SBARRARE PER SEMPRE LA STRADA AI FASCISTI!

Anna Maria Guideri, 28-09-2022

MOTTI DA LEGARE 14 amg

1 – Il qualunquismo è l’alibi per far vincere il peggiore.
2 – Odio la Meloni perché mi rende molto difficile difendere la parità di genere.
3 – Tranquilli, anche se vince la destra non cambierà niente … Allora perché si dà tanto da fare?
4 – La Meloni non è contro i gay, anzi, essendo contro l’aborto, li fa nascere … (Alessandro Sallusti)
5 – Talk show: supermercato dell’informazione dopata.
6 – I populisti dicono di apprezzare le virtù del popolo, ma di fatto ne assecondano i vizi.
7 – Perché tanti giornali, pur criticando la Meloni, pubblicano le sue gigantografie? Perché sanno che la gente non legge, ma guarda le figure!
8 – Non si sa bene cos’è la sinistra … invece si sa benissimo cos’è la destra!
9 – Il PD non fa abbastanza, perciò non lo voto … così farà ancora meno!
10 – Identitarismo : fare del proprio IO un DIO.
11 – Riforma fiscale: se ci sei fammi un fisco!
12 – La sinistra moderna deve passare dal comunismo al comunitarismo.
13 – FDI: un partito conservatore … del fascismo.
14 – L’identità esiste per riconoscersi, non per combattersi.
15 – L’ONU e il vincolo dell’unanimità: l’impotenza legalizzata.
16 – E’ morta la Regina Elisabetta II; il Principe Carlo è re del Regno Punito!
17 – Anaffettività : Bisogna amare i nostri simili … e chi li conosce?
18 – Educare i bambini a diventare adulti non significa educarli a diventare adulti simili a noi.
19 – Il rispetto delle opinioni altrui non nasce tanto dalla consapevolezza che anche noi possiamo sbagliare, ma dalla convinzione che, anche se abbiamo ragione, gli altri hanno tutto il diritto di sbagliare e di … ricredersi!
20 – Ninì Tirabusciò. Calenda con una mossa ha rotto con Letta: l’uomo che inventò la mossa!
21 – L’antidoto più efficace al razzismo è la ricchezza; se sei ricco non c’è colore che tenga!
22 – Il dramma che viviamo con Renzi e Calenda consiste nel fatto che, sì, sono politici piccoli piccoli, ma non abbastanza perché tutti se ne accorgano!
23 – In politica la matematica è un’opinione, anzi, tante opinioni. L’alleanza di forze politiche diverse porta spesso alla diminuzione anziché all’aumento dei voti. La somma diventa sottrazione!
24 –Chi segue chi? I populisti trascinano il popolo perché gli vanno dietro.
25 – Sinistra vagante. Se la gente non la vota si sposta al centro e se il centro non c’è … ruzzola a destra!
26 – Le donne che desiderano un tipo di uomo che non esiste non sono idealiste, sono femministe!

Anna Maria Guideri, 23-09-2022

LA MELONI NO

Che fare nel bel mezzo dell’ondata pandemica della campagna elettorale? Affrontiamola con il sorriso ironico e scanzonato della satira mirando a tre obiettivi sicuri – Renzi, Calenda, Meloni – rivisitando due note canzoni : Il ballo del qua qua e Ma l’amore no

(Sull’aria di Ma l’amore no)

La Meloni no,
Meloni no, non può
vincere le prossime elezioni …
se pur forte non ce la farà
e perderà.

Io non la voterò.
io la combatterò
con le più strampalate coalizioni
anche se non batterà il mio cuor,
se non è amor…

Forse rideraidel bidone di Calenda e soffrirai
ahimè …
perché penserai
che purtroppo la sinistra è già sfiorita
in me …

Ma Meloni no,
Meloni no, non può
resuscitar Benito Mussolini …
finché vivo non permetterò:
IL DUCE NO!

Forse piangerai
se abbracciata con Di Maio mi vedrai,
ahimè
e ti stupirai
e insistentemente chiederai:
perché?

Ma Meloni no,
Meloni no, non può
vincere le prossime elezioni
finché vivo non succederà:
NON PASSERA’!

Testo Anna Maria Guideri Interprete vocale Manola Nifosi Arrangiamento e montaggio Eric Butler e Luigi Monticelli

I bulli del qua qua

la strana coppia Calenda Renzi

Che fare nel bel mezzo dell’ondata pandemica della campagna elettorale? Affrontiamola con il sorriso ironico e scanzonato della satira mirando a tre obiettivi sicuri – Renzi, Calenda, Meloni – rivisitando due note canzoni : Il ballo del qua qua e Ma l’amore no

(Sull’aria de Il ballo del qua qua
di Romina Power)

Ecco i bulli del qua qua
che fan solo bla bla bla
sono due calamità
e nullità…
Se ne vanno qua e là,
cercan di farsi notar
e per fotter la sinistra
si uniran.

Le ginocchia piegan già
ai poter che in alto stan:
loro battono le mani
e fan qua qua.
Ogni patto fan crollar
per farsi pubblicità
ma nessun li vuol votar
i qua qua qua.

Vanno sottobraccio
a sparar qua e là,
ma è un mortale amplesso
ed il successo
non lo vedran!

I due bulli del qua qua
privi di genialità,
ma di spocchia invece ne han
in quantità;
firman patti e li disfan,
giravolte a tutto spian …
tutto ciò per comandar,
ma perderan!

I due bulli del qua qua
con la loro vanità
e la gran stupidità
fan bla bla bla
e la gente riderà,
certo non li voterà
e così scompariran
i qua qua qua.

Contro il killeraggio
la sinistra va
e con gran coraggio
all’arrembaggio
dei qua qua qua!

Per il cambiamento
batterci vogliam,
per l’affossamento
del 2 per cento
dei qua qua qua!

Testo Anna Maria Guideri Interprete vocale Manola Nifosi Arrangiamento e montaggio sonoro Eric Butler e Luigi Monticelli, grafica e animazione Sonia Squilloni

MOTTI DA LEGARE 13 amg

1 – Basta con la NATO, l’America ci U.S.A. troppo!
2 – Per fare il campo largo Letta vuole tutti dentro … anche quelli che hanno fatto di tutto per buttarlo fuori.
3 – Letta: Il gioco non vale la Calenda!
4 – SE: Siamo Europei?
5 – Dobbiamo rammaricarci per la defezione di Carlo Calenda? Per un pugno di polvere …
6 – Mara Carfagna e la coerenza: Io sono per la stabilità, per la coerenza, la responsabilità, la continuità … da Berlusconi a Calenda…
7 – La Meloni divide il mondo in bianco e nero … sennò che razzista sarebbe?
8 – Mercato agricolo: i Meloni non sono mai andati tanto forte come quest’anno!
9 – CALENDArio non sexy.
10 – Avanzando e poi arretrando e Calenda andò calando.
11 – Siccità: non c’è niente di così poco sereno quanto il cielo sereno di questi giorni.
12 – Calenda e il patto con Letta: Mi viene facile distruggere, ma quando c’è da costruire costruisco … con Renzi!
13 – La volpe e l’uva. Renzi: Noi corriamo da soli …per forza, un vi vole nessuno!
14 – Se vogliamo sconfiggere la destra dobbiamo conoscerla bene…ma prima di tutto bisogna conoscere bene la sinistra!
15 – Il moderato più moderato è quello che, urlando, dice di esserlo.
16 – Meloni e l’atlantismo: Un Trump che si chiama desiderio.
17 – Il problema della sinistra è che non ha Meloni da spendere.
18 – In un paese di destra, la sinistra o rinuncia a vincere o rinuncia alla sinistra!
19 – Parabola del comunismo: dal marxismo, al buonismo, al …. nullismo?
20 – La diversità è una ricchezza? Non sempre, ma è certamente, sempre, un diritto!
21 – Non sense. Come si può chiedere alla Meloni di rinnegare il fascismo se sono i fascisti che la votano?
22 – Strategie berlusconiane: attirare i moderati, allearsi con i leghisti e far credere ai moderati che lui e i leghisti sono moderati.
23 – Difese identitarie a tutti i costi: identità vo cercando ch’è sì cara come sa chi per lei realtà rifiuta.
24 – Flli.d’Italia: Succede a volte che il numero dei voti che un partito riceve sia inversamente proporzionale al numero delle idee che produce.
25 – La destra ci ricorda le nostre origini animali; la sinistra ci ricorda che c’è stata un’evoluzione … mancata!
26 – Molte donne odiano la Meloni …. C’è del metodo in questa fobia!
27 – Meloni: In una società maschilista le donne, per vincere, devono essere come gli uomini… no, molto peggio!
28 – Poiché la diversità è comune a tutti, essa è la base dell’uguaglianza.
29 – Destra e sinistra. La destra ha bisogno di un nemico da sconfiggere. La sinistra ha bisogno di un nemico che la sconfigga.

Anna Maria Guideri, 27-08-2022

CAMERATI E CAMERIERI amg

(Al seguito di Sua Altezza Giorgia I)

In questo grande agitarsi intorno a Giorgia Meloni, candidata in pectore alla futura Presidenza del Consiglio de Ministri, prima ed unica donna in Italia – primadonna! – ad aspirare ad una sì alta carica dello Stato, si possono individuare due tipologie diverse di sudditi: i camerati e i camerieri. I primi – i camerati – sono i fedeli sodali che dal crollo del regime fascista in poi accarezzano il sogno del ritorno al beato ventennio che, forse per la prima volta dopo tanti anni, è reso ai loro occhi possibile, con l’elezione di Giorgia Meloni. Sarebbe davvero un gran colpo di c..o riuscire a rimettere la lancetta dell’orologio indietro di cent’anni e potersi al tempo stesso accreditare come destra moderna per aver fatto eleggere per la prima volta in Italia, una donna a capo dell’Esecutivo. Essere reazionari e spacciarsi per innovatori per avere issato a Palazzo Chigi la bandierina femminista è un bel gioco di prestigio! Una destra illusionista la cui attualità è data dalla sintonia che dimostra di avere con il Paese degli Acchiappacitrulli che siamo diventati. L’idea dell’emancipazione femminile non ha niente a che fare con la leader di F.lli d’Italia, la quale, come sostiene Michela Murgia, esercita il potere esprimendo idee antifemministe a dimostrazione che il femminismo non è un fatto di genere, ma di idee. Se vince la Meloni non vince il femminismo, vince la destra che con il femminismo ha veramente poco a che fare. I secondi – i camerieri – invece costituiscono una categoria meno visibile, direi mimetizzata all’interno di un’ampia area politicamente corretta, sostenitrice, in modo generico, dei diritti umani. Sono servitori anonimi , alcuni forse inconsapevoli, quasi clandestini che agiscono sotto mentite spoglie. Sono accreditati come giornalisti, psicologi, sociologi, politologi, opinion maker tout court, ma in realtà sono camerieri e doppiogiochisti. Se da un lato criticano la destra e la Meloni, dall’altra demoliscono l’unica forza politica in grado di osteggiarla attribuendole ambiguità e debolezze a fronte della forza e della coerenza della leader di F.lli d’Italia. Vengono rivolte critiche più apparenti che reali alla Meloni e accuse pesanti ad Enrico Letta colpevole, a detta di Stefano Feltri (Domani 12 Agosto), di aver causato la caduta del governo Draghi per averne difeso troppo l’agenda: siamo ai limiti dell’assurdo! E i giornaloni che tutti – o quasi – sparano a salve sulla Meloni segnalandone i limiti, ma dedicandole paginate e gigantografie che ne esaltano l’immagine a trecentosessanta gradi? E che dire di Massimo Recalcati che, con un notevole sforzo di fantasia, riscontra nel Pd di Letta un’anima populista deleteria per la vittoria contro la destra (La Stampa 17 Agosto)? A fronte di un Letta incerto ed annaspante tra i dietro-front di Calenda e i tormenti del campo largo si sottolineano, con malcelata ammirazione, le doti muscolari della valchiria de’ noantri lasciando che passi in sordina il suo progetto politico. Morale: il Pd è in difficoltà perché non ha Meloni da spendere! Dietro molti personaggi sedicenti democratici e notoriamente ascrivibili all’area del centrosinistra – più subdoli dei camerati – si celano i camerieri della Meloni , quelli che le porgono, su un piatto d’argento, le specialità della casa: la vittoria alle prossime elezioni!

Anna Maria Guideri, 21-08-2022

I BULLI DEL QUA QUA amg

Renzi e Calenda
(Sull’aria de
Il ballo del qua qua
di Romina Power)

Ecco i bulli del qua qua
che fan solo bla bla bla
sono due calamità
e nullità…
Se ne vanno qua e là,
cercan di farsi notar
e per fotter la sinistra
si uniran.

Le ginocchia piegan già
ai poter che in alto stan:
loro battono le mani
e fan qua qua.
Ogni patto fan crollar
per farsi pubblicità
ma nessun li vuol votar
i qua qua qua.

Vanno sottobraccio
a sparar qua e là,
ma è un mortale amplesso
ed il successo
non lo vedran!

I due bulli del qua qua
privi di genialità,
ma di spocchia invece ne han
in quantità;
firman patti e li disfan,
giravolte a tutto spian …
tutto ciò per comandar,
ma perderan!

I due bulli del qua qua
con la loro vanità
e la gran stupidità
fan bla bla bla
e la gente riderà,
certo non li voterà
e così scompariran
i qua qua qua.

Contro il killeraggio
la sinistra va
e con gran coraggio
all’arrembaggio
dei qua qua qua!

Per il cambiamento
batterci vogliam,
per l’affossamento
del 2 per cento
dei qua qua qua!

Anna Maria Guideri, 09-08-2022

LA MELONI NO amg

(Sull’aria di Ma l’amore no)

La Meloni no,
Meloni no, non può
vincere le prossime elezioni …
se pur forte non ce la farà
e perderà.

Io non la voterò.
io la combatterò
con le più strampalate coalizioni
anche se non batterà il mio cuor,
se non è amor…

Forse rideraidel bidone di Calenda e soffrirai
ahimè …
perché penserai
che purtroppo la sinistra è già sfiorita
in me …

Ma Meloni no,
Meloni no, non può
resuscitar Benito Mussolini …
finché vivo non permetterò:
IL DUCE NO!

Forse piangerai
se abbracciata con Di Maio mi vedrai,
ahimè
e ti stupirai
e insistentemente chiederai:
perché?

Ma Meloni no,
Meloni no, non può
vincere le prossime elezioni
finché vivo non succederà:
NON PASSERA’!

Anna Maria Guideri, 03-08-2022